Mille modi per camminare
Forse quel mille del sottotitolo è un’esagerazione, ma non possiamo dare torto a Ippocrate quando afferma che camminare è un modo per migliorare l’umore e il fisico.
Cosa migliore è camminare circondati dalla natura e in Liguria il 12 per cento del territorio (pari a 60.000 ettari) è quello delle aree naturali protette, diviso tra un parco nazionale (quello delle Cinque Terre istituito nel 1999), otto parchi regionali e altre piccole zone naturali di rilevante pregio naturalistico.
In questo articolo vi propongo due escursioni: la prima verso il monte Avzè nel Parco naturale regionale del Beigua, la seconda in cima al monte della Cavalla nel Parco naturale regionale dell’Antola divisi dalla distanza fisica, ma uniti nell’offrire il piacere di camminare in luoghi incontaminati.
Sul monte Avzè partendo da Sassello
La prima parte del percorso e cioè fino al Colle del Bergnon, ricalca quello descritto nel mio precedente articolo Sassello: l’anello escursionistico tra due parchi per cui vi rimando a esso.
Dal Colle del Bergnon (o Bergnom) a quota 816 metri, lasciamo il sentiero alla nostra destra che conduce verso il monte Beigua (segnavia due triangoli gialli) per risalire la traccia verso il monte Avzè contraddistinta dal segnavia tre pallini gialli disposti a triangolo.
La salita è decisamente ripida e la traccia del sentiero non è sempre evidente a causa della copertura della vegetazione.
Al termine di questa parte del percorso, arrivando in cima alla salita troveremo dei tavoli con delle panche per una sosta mentre, continuando a seguire le tre pallini gialle arriviamo finalmente sulla cima del monte Avzè (1.022 metri).
Dopo la fotografia di rito e aver lasciato un pensiero nel quaderno di vetta, ritorniamo indietro fino ai tavoli per poi proseguire dritti in direzione di Vereira seguendo questa volta il segnavia con due bande gialle.
Arrivati a Vereira lasciamo le due bande gialle che proseguiranno verso il paese di Palo per prendere il sentiero alla nostra sinistra subito dopo aver passato la recinzione di una casa, a guidarci verso Sassello sarà il segnavia con quadrato giallo vuoto.
Il sentiero che andremo a percorrere a volte è sconnesso, per cui bisogna porre una maggiore attenzione specialmente in discesa e ancor più dopo abbondanti piogge che rendono il terreno e le rocce scivolose.
Arriviamo nei pressi di Bastia Soprana -castello eretto nel XIII secolo da Branca Doria autoproclamatosi Signore di Sassello e di cui oggi rimangono solo dei ruderi – a circa un chilometro dal centro storico di Sassello.
Passiamo in mezzo alle prime case di Sassello per terminare a breve il nostro itinerario, invitandovi a proseguire nella visita in quello che è stato il primo comune d’Italia a ottenere la Bandiera arancione del Touring Club Italiano.
Da Casa del Romano al Monte della Cavalla
Per arrivare a Casa del Romano (visualizza su Google Maps), passando da Torriglia e quindi proseguendo oltre Propata, dobbiamo mettere in conto molte curve, strade strette e qualche buca di troppo nell’asfalto.
Arrivati a quota 1.400 metri, possiamo parcheggiare vicino all’albergo Casa del Romano, a monte di esso troviamo l’interessante Osservatorio astronomico attrattiva del Parco dell’Antola e il sentiero, questo molto frequentato, verso il monte Antola (1.597 metri).
Il centro, che si estende su una superficie di 400 metri quadri, è stato realizzato per la divulgazione, l’alta formazione e la ricerca scientifica ed è dotato di un modernissimo telescopio da 800 mm, di un planetario di ultima generazione, di una sala multimediale e di una biblioteca a disposizione dei visitatori.
La struttura, inaugurata nel 2011, realizzata grazie allo sforzo congiunto della Regione Liguria, della Provincia di Genova, del Parco dell’Antola e del Comune di Fascia è oggi gestita direttamente dal Parco, con il supporto dell’Associazione Urania di Genova, una delle più antiche associazioni di astrofili in Italia.
La posizione in cui sorge l’Osservatorio presenta peculiari caratteristiche, che la rendono ideale per l’osservazione del cielo.
Per maggiore informazioni e per prenotare una visita seguite questa pagina
NOTA: Nel tracciato pubblicato sopra deve essere considerata solo la parte fino al monte della Cavalla in quanto il resto è solo frutto di un’esplorazione dei dintorni. Al monte della Cavalla si può giungere anche seguendo i sentieri che partono dai paesi di Fontanarossa e Fascia.
Dall’albergo scendiamo lungo la strada per prendere un sentiero sulla sinistra che passa vicino a un fabbricato in legno. Il percorso non presenta nessuna difficoltà se non per il fatto che è un continuo saliscendi con alcune brevi ma ripide salite.
Arriviamo allo stupendo Pian della Cavalla che in primavera viene impreziosito dalla fioritura dei narcisi e altre varietà floreali, per proseguire attraversando i prati e iniziare la salita verso il monte omonimo.
Il monte della Cavalla (1.328 metri) si presenta come una cresta i cui versanti sono diversi l’uno dall’altro: a sud troviamo delle ripide scarpate, mentre sul lato nord il paesaggio è molto più dolce e ondulato ed è proprio da questo versante che lo sguardo si protrae sul bel pianoro del Pian della Cavalla.
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