La Morra, seguendo il Sentiero del Barolo

Langhe – Roero e Monferrato Patrimonio Mondiale dell’Umanità

La Morra
La Morra

Nel mese di  gennaio  2013 venne presentata a Parigi  la candidatura a Patrimonio Mondiale dell’Umanità dei  paesaggi  vitivinicoli piemontesi delle Langhe – Roero  e Monferrato: un anno  dopo, il 22 giugno 2014, il Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO con Decisione n. 38 COM 8B.41 ha dato il consenso a tale riconoscimento (per la documentazione vi  rimando  al sito ufficiale UNESCO)

I paesaggi vitivinicoli delle Langhe – Roero  e Monferrato sono costituiti da cinque aree vinicole e un castello: la Langa del  Barolo, le colline del  Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli  e l’Asti  Spumante, il Monferrato  degli Infernot, il castello  di  Grinzane – Cavour.

La Morra situata nelle Langhe a 13 chilometri  da Alba, domina dall’alto di una collina i vigneti che producono il  Barolo (oltre che il Nebbiolo, la Barbera e la Freisa) e, nel  fondovalle, le coltivazioni  di  nocciole.

 La Morra, però, negli  anni  si è votata a un turismo slow che richiama sempre più visitatori attirati, oltre che dal buon cibo e ovviamente dal buon vino, anche per la bellezza intrinseca del  borgo.

Il sentiero n. 7 che vado  a proporvi  è solo uno  tra i  tanti  che questo  territorio offre a chi  vuole deliziarsi  con escursioni molto  suggestive dal punto  di  vista panoramico  e naturalistico.

L’itinerario

Da piazza Martiri scendiamo  brevemente seguendo una passerella in legno limitrofa  strada carrozzabile  in direzione di  Alba (qui possiamo anche parcheggiare la nostra auto) fino  a trovare sulla nostra destra il segnavia n.7 contraddistinto  da una segnaletica a bande bianco-rosse.

NOTA: in caso  di pioggia alcuni  tratti  del  percorso  possono  diventare molto fangosi, inoltre, non essendoci  fonti, conviene riempire alla  partenza la nostra borraccia.

La Morra

Superiamo un’area adibita a raccolta ecologica e continuiamo  sempre su  asfalto tralasciando lo sterrato a destra in direzione della frazione di  Santa Maria.

La Morra
Il panorama in direzione di Santa Maria

Arrivati  a santa Maria possiamo fare una piccola sosta presso  la chiesa omonima (vi è anche una toilette posta al  lato  della chiesa necessariamente  utile per fare la pipì).

La chiesa di  Santa Maria in Plaustra è citata in documenti  del 1200, quella che vediamo oggi è una ricostruzione del 1888 che ha conservato della struttura originale solo alcuni frammenti  decorativi in stile romanico.

La Morra

Proseguiamo  sempre in direzione di  Alba e Grinzane aggirando l’osteria del  Vignaiolo e seguendo a destra una salita verso un gruppo  di  case dove svolteremo  questa volta a sinistra e, quindi, nei pressi  di un’abitazione ancora una volta svolteremo a destra (i  segnavia ci  aiuteranno a seguire questo  zig-zag).

Passati  accanto alla tenuta Cordero  di  Montezemolo, la strada  pianeggiante ci  conduce alla frazione di  Annunziata dove volendo possiamo  fermarci sotto il portico della chiesa della santissima Annunziata.

La chiesa della Santissima Annunziata

La Morra

Precedentemente alla costruzione attuale vi era un primo convento benedettino risalente al XII secolo con annessa una chiesa dedicata a san Martino, il tutto costituiva il primo nucleo abitato de La Morra che venne successivamente trasferito in alto sulla collina anche per scopi difensivi.

Di quell’epoca rimangono l’abside, una piccola cappella laterale a essa con un frammento di affresco e il campanile in pietra e mattoni.

Nel XVII secolo la chiesa prese il nome di santissima Annunziata.

Caterina che vi augura un Buon Cammino riposandosi un po’

La Morra

Lasciata la chiesa alle nostre spalle il percorso riprende a snodarsi lungo i vigneti. Arrivati  nei pressi di un casotto per gli  attrezzi la traccia scende a sinistra in maniera ripida.

La Morra

Più avanti supereremo una piccola passerella in legno per poi  salire decisamente e raggiungere, quindi, di nuovo  la strada asfaltata che ci condurrà alla coloratissima cappella del  Barolo (detta anche cappella delle Brunate o della santissima Madonna delle Grazie.

La Madonna del Barolo

La Morra

A Brunate, nel territorio de La Morra, la famiglia Ceretto, viticoltori tra i più famosi nelle Langhe, acquistò oltre che i vigneti del barolo anche la chiesina dedicata alla Madonna delle Grazie costruita nel 1914 ma mai consacrata.

 Dopo essere stata restaurata e consolidata a opera dell’architetto torinese Luca Deabate, nel 1999 si decise di affidare all’artista inglese David Tremlett di reinterpretare l’interno della chiesina secondo canoni estetici in rapporto con l’ambiente naturale circostante.

Allo statunitense Sol Lewitt, tra i massimi esponenti della wall painting, si deve l’allegra coloritura esterna con colori saturi e squillanti  visibile anche da lontano e fonte di attrazione per i turisti.

Dopo la sosta e le doverose fotografie dedicate alla Madonna del Barolo, riprendiamo il percorso  tra i  vigneti  fino a raggiungere la località Cerequio proseguendo in salita ancora per un paio  di  chilometri verso La Morra dove termina la nostra escursione sul belvedere di piazza Castello.

La Morra
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Alla prossima! Ciao, ciao…..♥♥

 

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