Il Cammino di Oropa in 4 tappe

Oropa

Il vero viaggio  di  scoperta

non consiste nel  cercare nuove terre,

ma nell’avere nuovi  occhi

Marcel Proust

(scrittore e saggista francese:  Neuilly-Auteuil-Passy, 10 luglio 1871 – Parigi, 18 novembre 1922)

Prima di incamminarci

La Credenziale del Cammino di Oropa

Il Cammino  di  Oropa è nato da un progetto di Alberto  Conte, fondatore dell’Associazione Movimento  Lento, presentato  in occasione di un convegno tenutosi presso il santuario  di  Oropa nel 2012.

Solo  sette anni  dopo, quindi  nel 2019, il progetto  diventa operativo per cui  si può facilmente affermare che il Cammino  di  Oropa sia il più giovane tra i cammini italiani.

A dire la verità sono tre gli itinerari  a tappe per giungere al  santuario  di  Oropa meta del Cammino:

  • Il Cammino di  Oropa Valdostano percorribile in due tappe da Fontainemore a Oropa
  • Il Cammino di  Oropa Valsesiano percorribile in tre tappe da Rassa a Oropa
  • Il Cammino di  Oropa lungo  la Serra in quattro tappe da Santhià a Oropa

Alla fine del mese di  agosto dell’anno passato ho intrapreso quest’ultimo itinerario: quello  che andrò  a scrivere  non vuole essere assolutamente una guida ma solo  fornire degli  spunti per coloro che sono interessati a questo  tipo di  esperienza zaino  in spalla.

Oropa

Per questo motivo  suggerisco  la guida Il Cammino di  Oropa di  Alberto  Conte molto  dettagliata che include, oltre ai  tre itinerari  sopra citati, anche le indicazioni  per il percorso in bicicletta e quattro  escursioni  da effettuare in giornata partendo  dal  santuario  di  Oropa.

 Per dormire e mangiare consiglio   di utilizzare il servizio  di prenotazione presente sul sito dedicato al  Cammino, in questo modo  potremo usufruire sia  degli  sconti sul pernottamento e del  menù del viandante a 15 euro presso i  servizi  di  ristorazione convenzionati (di ottima qualità).

Indispensabile per avere gli  sconti  è il possesso  della Credenziale acquistabile al prezzo  di 3 euro (necessari  per coprire le spese di manutenzione dei  sentieri) agli indirizzi  che troverete in questa pagina.

La Credenziale con i timbri posti  nei  diversi  punti  tappa darà il diritto di  ricevere alla fine il Testimonium, attestato firmato dal Rettore del Santuario che testimonia il completamento del percorso.

1° tappa: da Santhià a Roppolo

40 per cento  di  sterrato/ 60 per cento  asfalto

In questa tappa seguiremo  contromano il percorso  della Via Francigena. Il paesaggio  dapprima pianeggiante ben presto  si  trasformerà in collinare con boschi e coltivazioni. 

Se avete utilizzato l’automobile per arrivare a Santhià, il consiglio  è di parcheggiarla presso  l’autonoleggio Bellotti in corso  Nuova Italia 16 (tel. 0161 – 94335) con tariffe scontate per i viandanti.

Il segnavia del Cammino di Oropa

Le quattro  tappe sono  ben  segnalate, ma alcune volte bisogna alzare un po’  lo  sguardo per ritrovare il segnavia su di un palo.

Oropa
La Collegiata di Sant’Agata

Da corso  Nuova Italia la via principale del  centro  storico  di  Santhià,  ci  dirigiamo sulla destra per via Roma passando accanto  alla Collegiata di  Sant’Agata, proseguiamo  dritti per via Durando e quindi  le indicazioni  per  strada vecchia di  Biella uscendo  dal  centro  storico.

Superata una rotonda in corso  25 Aprile, giriamo  a sinistra in via Monginevro e al primo bivio a destra imbocchiamo strada Barletta inoltrandoci tra  campi e canali su  di una sterrata.

Stiamo percorrendo in senso contrario una delle tappe della Via Francigena e quindi è frequente l’incontro  con altri  camminatori e lo  scambio  del proverbiale Buon Cammino, come trovare punti tappa approntati  da privati per una piccola sosta.

Oropa

Proseguendo il paesaggio diventa sempre più caratterizzato da colline in cui  si  alternano campi  coltivati fino  ad arrivare nel paese di  Cavaglià dove è presente l’infopoint del  Cammino  di  Oropa e dove possiamo  fare timbrare la nostra credenziale oppure ritirarla se abbiamo  precedentemente fatto  richiesta tramite una mail ([email protected]).

I boschi  di  castagno, robinia e ancora campi  coltivati indicano  che la Serra Morenica è prossima al nostro  cammino  e per le successive tre tappe .

Oropa

Arrivati  al  termine della nostra prima tappa, e cioè a Roppolo, dal  belvedere del  castello possiamo  godere della vista sul lago  di  Viverone e sull’anfiteatro morenico di Ivrea.

Vi ricordo ancora una volta  che l’articolo non vuole sostituirsi  a una guida, ma vuole essere solo  uno  stimolo  a intraprendere il Cammino. 

Per dormire a Roppolo: Casa del  Movimento  Lento (via al Castello 8 – [email protected])/ B&B Villa Emilia 1899 (piazza Rampone – [email protected]

2° tappa: Roppolo – Sala Biellese 

68 per cento sterrato / 32 per cento  asfalto

Lasciando  la zona collinare che circonda il lago  di  Viverone proseguiamo nella foresta della Serra Morenica che separa il Canavese dal  Biellese. Lungo  questo percorso  possiamo  far visita alla comunità monastica di  Bose e la chiesa romanica di  San Secondo. 

Oropa

Partendo  dal  centro  storico  di  Roppolo ci  dirigiamo  verso  il Ricetto  di  Viverone (all’incirca un chilometro  e mezzo  dalla partenza); dopo  400 metri giungiamo  nei pressi  di una grande villa dove, abbandonando  la strada asfaltata, proseguiamo  dritti su  di una carrareccia fino  a incrociare  la vecchia strada per Zimone (bar e negozio  di  alimentari e fontanella) alla nostra destra: fate attenzione ai  diversi  bivi  che incontreremo e , per questo, non perdiamo  di  vista i  segnavia.

Oropa

Da Zimone dopo  due chilometri  all’incirca, proseguiremo  su  di una strada asfaltata fino ad arrivare nei pressi  del Monastero  di  Bose   alla nostra destra, mentre andando dritti si  arriva alla bella chiesa romanica di  San Secondo.

Oropa
La chiesa romanica di San Secondo

A sinistra della chiesa il nostro percorso riprende in direzione del  centro  storico  di  Magnano con il suo  ricetto e da qui, imboccando prima via Campi  e poi  via Roma, usciamo  dal paese seguendo una strada asfaltata che diventerà presto una sterrata.

Oropa
Magnano, la chiesa parrocchiale di san Giovanni Battista
Il ricetto di Magnano

Il ricetto è una struttura medievale fortificata in uso specialmente in Piemonte e Lombardia (famoso è quello  di  Candelo  facilmente raggiungibile da Oropa o  da Biella)

Si tratta di un’area racchiusa ai quattro lati da mura al centro di un paese  la cui funzione era quella di proteggere il bestiame e prodotti agricoli e, in caso  di  assedio,  rifugio per la popolazione.

Il ricetto di Magnano risale al 1204 e ha la caratteristica di essere stato costruito in collina.

L’entrata era difesa da un’imponente torre tutt’oggi visibile insieme ai portali in laterizio con fregi ornamentali.

Oropa

Attraversato il ricetto  scendiamo  verso il centro  del paese, imbocchiamo via Roma e poi via Campi uscendo da Magnano e seguendo una strada dapprima asfaltata che poi  diventerà una sterrata.

Attraversiamo  la SP338 (con molta attenzione) seguendo i segnavia lungo una strada forestale.

 Una salita  condurrà a Torrazzo e da qui, nei pressi  della chiesa di  santa Maria Assunta, svoltiamo  a destra per pernottare a Sala Biellese.

Per dormire a Sala Biellese: Camping Future is Nature (via per Zubiena 42 – [email protected]) /  B&B il Raglio (via per Zubiena 23 – [email protected]

Una piccola curiosità: In questa tappa ho pernottato presso il B&B Il Raglio e mi sono chiesta il perché del  nome dato  alla struttura. Curiosità soddisfatta quando ho  scoperto  che proprio di fronte al  B&B vi  era Il Rifugio degli  Asinelli:

La Fondazione Il Rifugio degli Asinelli ONLUS è stata fondata nel 2006 ed è la sede italiana di The Donkey Sanctuary, ente di beneficenza inglese fondato nel 1969 dalla Dott.ssa. Elisabeth Svendsen MBE. È solo attraverso la sua straordinaria devozione verso gli asini e il duro lavoro che il Santuario è cresciuto fino a diventare l’ente internazionale che è oggi. Esistono oltre 50 milioni di asini e muli in tutto il mondo. Molti hanno bisogno di cure e di protezione da una vita di sofferenza e di abbandono, mentre altri hanno un ruolo vitale nel garantire la sopravvivenza (e la felicità) di tanti uomini. Ciascuno di loro è il cuore di tutto ciò che facciamo qui al Rifugio degli Asinelli (dal  sito Il Rifugio  degli  Asinelli

 Qualche raglio degli  ospiti del  Rifugio non mi ha arrecato disturbo anzi , strano  a dirsi, mi hanno  cullata fino  all’arrivo  del  sonno (adoro  gli  asinelli)

3° tappa: da Sala Biellese al santuario  di  Graglia

60 per cento  sterrato / 40 per cento  asfalto 

In questa tappa si  conclude la lunga traversata attraverso la foresta della Serra Morenica per salire sui  fianchi  delle Prealpi biellesi.

Dal camping o dal  B&B ripercorriamo  all’indietro  via per Zubiena in direzione del  centro  di Sala Biellese fino alla chiesa parrocchiale di  San Martino.

Oropa
Il laghetto Cossavella

Girando  a sinistra dell’abside della chiesa proseguiamo  dritti  fino  alla provinciale per poi seguire un sentiero parallelo  all’asfalto che si inoltrerà nel  bosco fino ad arrivare al laghetto Cossavella (il piccolo  specchio  d’acqua è dedicato al Cavaliere Rolando Cossavella, sindaco  benemerito  di  Sala Biellese).

Cinque amiche in Cammino

In una qualunque esperienza di Cammino è facile incontrare altre persone e condividere con loro una parte del percorso oppure interamente.

Nel Cammino di Oropa ho avuto il piacere di fare amicizia con tre altre viandanti: Linda, Maura ed Elena……..senza dimenticare Luna, l’adorabile cucciolona di Maura

Seguendo  conn attenzione i  segnavia arriviamo al ponte sul torrente Viona che delimita il confine tra la Serra Morenica e le Prealpi biellesi fino  al paese di  Donato.

Oropa
Il paesaggio agreste che incontreremo in questa tappa
Oropa
Il ponte di legno sul torrente Ario

Dopo all’incirca dodici  chilometri dalla partenza da Sala Biellese, arriviamo in prossimità dell’abitato  di  Netro (per raggiungere il centro  del paese bisogna  fare una deviazione di  500 metri), proseguendo nel  bosco (…..e seguendo  la guida) arriveremo a un ponte di  legno  sul rio  Ara dove, girando  a destra, costeggeremo un gruppo  di  case seguendo un leggero  saliscendi in direzione dell’ormai  vicino santuario  di  Graglia che appare di  fronte a noi.

Prima di  arrivare al  santuario  nel percorso incontreremo un’originale installazione composta da migliaia di  giocattoli  di plastica, opera di una gentilissima signora che accoglie  i  viandanti con cioccolatini  e timbro per la credenziale.

Superata la frazione di  Campiglie saliamo tenendoci  alla sinistra del  santuario per raggiungere l’ingresso  della foresteria dove la terza tappa si  conclude (…..buon riposo)

Il santuario di Graglia
il santuario di Graglia

Nel 1615 il parroco di Graglia don Nicola Velotti immaginò di creare una novella Gerusalemme, cioè un Sacro Monte senza precedenti.

Il progetto prevedeva la costruzione di 100 cappelle che, partendo dal centro di Graglia, arrivasse fino al colle San Carlo a 1.020 metri di quota.

I lavori iniziarono nel 1616 con la costruzione della chiesa di San Carlo e di alcune cappelle, ma alla morte di don Velotti, avvenuta nel 1626, si decise di ridimensionare il progetto: in pratica mancavano i soldi per portare a termine il progetto iniziale.

Quindi si decise che la cappella della Santa Casa di Nazaret diventasse il centro di devozione costruendo attorno a essa un maestoso santuario.

Grazie ai finanziamenti del duca Carlo Emanuele II i lavori poterono iniziare nel 1659 ma si conclusero solo nella seconda metà del ‘700.

4° tappa: dal  santuario  di  Graglia al  santuario di  Oropa

65 per cento  sterrato / 35 per cento  asfalto

Nella prima parte del percorso si  scende lungo un’antica mulattiera nella valle del  torrente Elvo per risalire verso  Sordevolo centro  di  villeggiatura

Dal santuario  di  Graglia ridiscendiamo verso  la provinciale e ci inoltriamo nel bosco all’altezza della cascina Partioli seguendo il sentiero che attraversa un prato.

Ci addentriamo  nel  bosco  e dopo  100 metri dobbiamo  scendere sulla destra in direzione di una cascina, dopodiché, superato un guado arriviamo all’antica  mulattiera che scende verso il fiume Elvo.

Oropa
Il ponte Ambrosetti sul torrente Elvo

Attraversato il ponte Ambrosetti che domina le rapide dell’Elvo e la via ferrata dell’Infernone risaliamo verso l’abitato  di  Sordevolo.

Oratorio di San Barnaba

Dal  centro  di  Sordevolo (che merita senz’altro una visita) ci  dirigiamo  verso  l’oratorio  di san Barnaba da qui, imboccando un sentiero  in discesa  scendiamo fino  ad attraversare un piccolo  ponte in legno per poi  raggiungere l’abitato  di Pollone.

Oropa
La vecchia sede della tramvia Biella – Oropa

Superato Pollone l’itinerario  continua fino  ad arrivare a Chiavolino, a questo punto  abbiamo  due alternative per raggiungere il santuario  di Oropa: il cammino principale con un guado  da attraversare prima di raggiungere il centro  abitato  di Favaro (in caso  di pioggia è consigliabile non seguire questo percorso per evitare  i  guadi), oppure la più tranquilla variante della tramvia che costringe a percorrere la provinciale all’incirca per un chilometro.

La tramvia Biella - Oropa
Oropa
Una vettura della vecchia linea Biella – Oropa

Nel 1909 iniziarono i lavori per la costruzione di una tramvia che collegasse Biella con il santuario di Oropa, opera ritenuta allora necessaria considerando il numero crescente di visitatori e pellegrini diretti al santuario.

La linea venne inaugurata il 4 luglio 1911 con un incremento di passeggeri che toccò l’apice nel 1945 con 1.900.000 utenti.

Fu durante gli anni ’50 che il crescente sviluppo del trasporto su gomma portò alla scelta di chiudere la tramvia per sostituirla con servizio di autobus meno oneroso per le spese di gestione.

Qualunque sia stata la nostra scelta ormai il nostro  Cammino è giunto  al  termine: il santuario  di  Oropa ci attende per accoglierci   dopo  un viaggio  di  quattro  giorni  a piedi e il ricordo dei  luoghi  attraversati  e delle amicizie nate lungo  le quattro  tappe.

Via degli Dei da Firenze a Bologna

Torriglia: l’anello  escursionistico 

Alla prossima! Ciao, ciao…..

 

 

 

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