Cultura e Storia: due itinerari nel “Deserta Langarum”

Prima di incamminarci

Innanzitutto cos’è Deserta Langarum?

E’ il nome di un’Associazione nata nel 1980 che ha preso in prestito una frase dell’imperatore Ottone I, il quale passando  nelle Langhe citò in questo modo il territorio:

<< Transivimus per deserta langarum et reliquimus ea, sine tributo>>. 

Che tradotto vuol dire: << Passammo attraverso i luoghi  deserti delle Langhe e li lasciammo  senza riscuotere alcun tributo >>.

Naturalmente chi  mi  conosce sa quanto  sia profonda la mia conoscenza del  latino, per cui se c’è qualche errore nella traduzione oppure nel  testo originale ciò non dipende dalla sottoscritta.

 L’associazione Deserta Langarum, nata nel 1980,  si occupa di  far conoscere  le peculiarità del  territorio  compreso  tra Torresina e Igliano (in futuro  si pensa di  ampliarne i  confini  includendo  altre comunità) e, quindi, attraverso  la conoscenza della natura e la cultura dell’Alta Langa.  

Tutto  questo  attraverso  iniziative culturali  (tra le quali l’Appuntamento nei  boschi ) e una rete di cinque sentieri  contraddistinti  da altrettanti  colori, tutti  di  facile percorrenza e adatti  anche all’uso della  MTB.

La Pietra dell’Appuntamento  e quello nei boschi

A poca distanza dal paese di  Torresina, precisamente sulla SP352 (visualizza su  Google Maps), vi è la Pietra dell’Appuntamento dove si può parcheggiare e da dove partono  i cinque sentieri  della Deserta Langarum.

Scendendo per un breve viale a ridosso  della Pietra dell’Appuntamento si  arriva a un’area attrezzata con tavoli  e panche, nonché un’ampia pista da ballo, posta nel  mezzo  di un castagneto dove ogni  anno  in estate si  svolge l’Appuntamento  nei  boschi: un modo piacevole di passare qualche ora in allegria al  fresco sotto  le fronde degli  alberi  ballando.

Ho  già descritto uno degli itinerari nell’articolo intitolato  Torresina, il Sentiero  Arte tra natura e storia (il link lo troverete al termine di  questo post), mentre oggi andrò a parlarvi  di  quello  dedicato alla cultura e alla storia (un altro itinerario, cioè il più lungo  dedicato alla Val Cusina, concluderà il  ciclo dedicato a questa particolare zona dell’Alta Langa).

Gli itinerari  sono molto  ben segnalati e privi  di  difficoltà, in ogni  caso l’Associazione Deserta Langarum invita i fruitori  ad attenersi  al loro  Decalogo  di  rispetto (pdf).

Primo itinerario: Sentiero Cultura

Il Sentiero  Cultura, rappresentato dal  colore giallo, è un percorso  misto (asfalto  e sentiero) dove il punto altimetrico più alto è nei pressi  delle Trincee piemontesi (770 mslm), mentre quello più basso quello  sulla strada che conduce a Torresina (610 mslm).

Cultura e Storia

Dalla Pietra dell’Appuntamento seguiamo il segnavia di  colore giallo che conduce inizialmente a salire la piccola collina del  Monterotondo.

Cultura e Storia

Cultura e Storia

Si  ridiscende verso  la località Sette Vie per lasciare poi la strada asfaltata e scendere a sinistra fino  a raggiungere nei pressi l’antico  forno  della cascina Rafel.

Si incomincia a salire attraversando il bosco sempre su  sterrato  fino  a raggiungere un cartello  turistico  con l’indicazione dei  sentieri in zona.

Cultura e Storia

Dopodiché l’itinerario  transita nel luogo  dove il 16 aprile 1796 si  svolse una feroce battaglia tra le truppe piemontesi  e quelle napoleoniche (traccia delle trincee piemontesi sono  visibili, o quasi, facendo una piccola deviazione).

Cultura e Storia

Si  scende fino  a raggiungere una grossa croce  posta nel 2004 a ricordo della battaglia.

Cultura e Storia

Si riprende l’asfalto percorrendolo  per un breve tratto  di  strada, fino  a spostarci  sulla sinistra su  di una sterrata in direzione di  Paroldo.

Cultura e Storia

In primavera è possibile deliziarci  con la vista della fioritura di orchidee selvatiche che, ovviamente, sono  solo  da fotografare e non raccogliere.

L’itinerario  raggiunge il luogo  dove erano  attestate in trincea le truppe francesi, con una  deviazione  si può invece  raggiunge una piccola area di  sosta poco  distante nel bosco.

Cultura e Storia

Lasciando l’area di  sosta ritorniamo  sul nostro percorso  per incamminarci  verso il bivio  che conduce alla borgata abbandonata di  Assunta (passaggio descritto nel post Torresina, il Sentiero  Arte tra natura e storia). 

Cultura e Storia

Dopo  avere attraversato il  vecchio  borgo, risaliamo  verso  Torresina percorrendo  la vecchia strada che conduce in paese dove, tralasciando  la direzione verso il centro, proseguiamo  sulla nostra sinistra.

Proseguendo un’ulteriore piccola deviazione ci  permetterà di  visitare la Fontana Canaretta, l’antica riserva idrica di  Torresina inserita in una grotta tufacea (purtroppo lo  spettacolo  del  riflesso della luce nell’acqua non è sempre visibile).

Cultura e Storia

Ritornati  sul sentiero  ci inoltriamo  nel  bosco  di  Canaretta verso un’altra frazione abbandonata e cioè quella di  Scaffe.

Qui possiamo vedere dall’esterno il crotin scavato  nella marna  che, nei  tempi  passati, veniva utilizzata dagli  abitanti  come cella frigorifera. per la conservazione degli  alimenti.

Risaliamo fino  alle Sette Vie per ripercorrere il tracciato  su Monterotondo e ritornare quindi  al  nostro punto  di  partenza e cioè alla Pietra dell’Appuntamento.

Secondo itinerario: Sentiero  Storia

Ancora una volta il punto  di partenza è La Pietra dell’Appuntamento e a indicarci  la giusta direzione saranno i cartelli blu  del percorso.

Cultura e Storia

Come nel precedente itinerario  saliremo  sulla collina di  Monterotondo che in questo  caso  sarà anche il punto  altimetrico più alto  del percorso  (720 mslm), mentre il più basso  sarà presso l’antico ponte sul torrente Cusina (480 mslm).

Ridiscendiamo  verso  la località Sette Vie, proseguendo  lasciamo  la strada asfaltata fino a raggiungere la frazione Giuliani  (a volte indicata con il nome Giuttoni)

Lasciamo  alle nostre spalle la frazione percorrendo un tratto esposto  al sole, qui possiamo  notare  alcuni  archi in pietra utilizzati per sostenere il terreno e i terrazzamenti, in alcuni  casi utilizzati anche in funzione di deposito.

Cultura e Storia

Procedendo  arriviamo  al punto  altimetrico  più basso  del nostro percorso dopo  avere attraversato la SP 115, cioè all’antico ponte sul torrente Cusina per poi  attraversarlo  e proseguendo in salita verso  Igliano, precisamente verso  la località Villa.

Cultura e Storia

Arrivati nella piazza (l’unica, direi) possiamo  ammirare la parrocchiale di  sant’Andrea nella cui  facciata è deposta una lapide funeraria romana del I secolo d.C.

Ciò che più mi ha incuriosito, oltre a una fonte detta Funtanas che dovrebbe dare acqua fresca tutto l’anno trovandola completamente asciutta, è stato vedere al  lato  della piazza un gruppo di  statue in legno, il loro  significato viene spiegato in un cartello  turistico che recita:

L’amministrazione comunale, al  fine di  ovviare alla frequente mancanza di persone sulla piazza del  Paese, ha pensato  di  animarla artisticamente posizionando delle statue lignee raffiguranti persone vissute negli  anni passati

Cultura e Storia

Dopo  aver lasciato  alle nostre spalle gli amici di  legno, attraversiamo la piazza per prendere una ripida salita che condurrà verso la frazione Langa, al  termine della salita verremo  ricompensati  da una splendida vista che arriva fino  alla catena alpina.

Si  svolta a sinistra dove, proseguendo  sempre su  asfalto, si  arriverà alla cappella dei santi  Sebastiano  e Rocco con pregevoli  affreschi  al  suo interno (che ritroverete nell’articolo precedente dedicato al Sentiero  Arte) per poi prendere il sentiero a lato  della cappella che ci  ricondurrà al  nostro punto  di partenza, neanche da dire alla Pietra dell’Appuntamento.

Torresina, il Sentiero Arte tra natura e storia

Prunetto – Bergolo: lungo la Grande Traversata delle Langhe

Alla prossima! Ciao, ciao…..♥♥

 

Lasciami un commento all'articolo (se vuoi)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

error: Content is protected !!