Prima di incamminarci
Quello che vado a proporvi è un anello escursionistico alla scoperta della Riserva Naturale delle Sorgenti del Belbo istituita dalla Regione Piemonte nel 1993 con lo scopo di tutelare l’altopiano collinare che conserva aspetti palustri stagionali estremamente rari che, a sua volta, favoriscono una notevole ricchezza botanica: infatti in quest’area sono state censite ben 22 specie diverse di orchidee tra le quali le più rare sono la Orchis incarnata e l’Orchis laxoflora (per la fioritura delle orchidee è consigliata una visita nel periodo primaverile).
L’area sorgentifera delle Sorgenti del Belbo è inoltre caratterizzata dalla presenza di colture agricole, aree boschive e prati umidi che contrastano con la classica morfologia delle Langhe, questa caratteristica fa dell’area la più interessante zona umida del Piemonte meridionale.
Oltre alla presenza delle orchidee vi sono altre 350 varietà botaniche, mentre la vegetazione arborea è rappresentata da boschi misti di Roverella, Ontano nero e Cerro.
I cinghiali (oltre ai caprioli) fanno parte della fauna e i danni che provocano alla colture agricole sono monitorate dal personale del Parco, mirate per fornire una forma di indennizzo ai coltivatori.
NOTA: Sotto la Riserva corre il tunnel ferroviario che appartiene alla tratta Torino – Savona della lunghezza di 5 chilometri che inizia a Saliceto e termina a Sale delle Langhe
Il tunnel venne completato nel 1871 (quando i treni per l’appunto andavano a vapore) ed era di otto pozzi di reazione per lo sfiato dei quali sei vennero chiusi negli anni’30 con l’elettrificazione della linea.
L’itinerario
Montezemolo in provincia di Cuneo e confinante con Savona, si situa alla convergenza tra le valli di tre affluenti del Tanaro e cioè i torrenti Cevetta, Bormida e Belbo (visualizza su Google Maps).
Si arriva a Montezemolo (provenendo da Savona) all’uscita del casello autostradale di Millesimo sulla SV -TO e proseguendo sulla SP28; una volta arrivati, di fronte al bar 4 Venti (famoso per essere un punto di ritrovo per motociclisti) vi è un ampio parcheggio…..dove parcheggiare (altrimenti cosa si fa in un parcheggio?).
NOTA: Per la sua notevole produzione di miele di alta qualità, il comune di Montezemolo è uno dei soci fondatori dell’Associazione Nazionale Italiana Le città del miele.
Dal parcheggio imbocchiamo la strada in discesa che altro non è che la vecchia SS28 (pannelli indicatori) quindi, dopo 700 metri giriamo a sinistra su di una strada bianca che possiamo considerare come l’inizio del nostro percorso.
Si seguono le indicazioni per il Pilone del Foresto fino a giungere all’attraversamento di un tratto di strada asfaltata per risalire su di un ripido sentiero posto di fronte, il cui termine è in cima al Bric Cavagna (740 mslm).
Dopodiché si prosegue su sterrata in un continuo saliscendi fino al Bric Biola (733 mslm) dove troviamo un misterioso menhir e il tratto in comune con il sentiero naturalistico Di albero in albero.
Una camminata ad anello nella Riserva Naturale Sorgenti del Belbo che si snoda fra splendidi e freschi boschi ed offre, oltre all’immersione nel paesaggio naturale, un percorso di riflessione e approfondimento sul rapporto uomo-natura attraverso i diversi generi letterari e i libri.
Un percorso da fare a piedi, ma anche in bici o a cavallo, che non richiede particolare allenamento né attrezzatura se non scarponi adatti ad attraversare alcuni pantani che non possono mancare nella più importante area umida del Piemonte meridionale.
Il percorso letteratura è stato ideato e realizzato con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo Cortemilia Saliceto.
In alcune tappe, sono gli alunni stessi che, con le loro voci ed i loro lavori, accompagnano virtualmente il camminatore. Tutto il percorso è segnalato e corredato di approfondimenti bilingue: italiano ed inglese.
La fruizione è accessibile a tutti, libera e gratuita. Per avere aggiornamenti in tempo reale ed informazioni sugli eventi correlati è possibile seguire la pagina social Facebook ed il profilo Instagram.
Arriviamo all’Oratorio del Foresto (o Pilone del Foresto) che versava in una condizione di totale abbandono ma che ha ritrovato la sua funzione religioso – storica posta in una delle Vie del Sale che attraversano questo territorio.
NOTA: da questo punto bisogna far attenzione a procedere per un tratto dell’itinerario senza alcuna indicazione dovuta a segnavia.
Svoltiamo alla sinistra dell’oratorio su sterrata, dopo settecento metri facciamo una decisa inversione a U per prendere un sentiero sulla nostra destra. Proseguendo su di esso arriviamo a una biforcazione dove si tralascia l’indicazione per il rifugio La Pavoncella per scendere a sinistra verso la frazione Barbei.
Una volta attraversato il paese (attenzione ai cani in libertà) scendiamo sulla SP 111 dove, dopo aver passato un’area picnic si prende un sentiero a sinistra (pallina indicatrice) quindi, seguendo le indicazioni per l’area attrezzata giriamo a destra su sentiero.
Arriviamo all’area attrezzata di Vipiana dove ci possiamo concedere una meritata sosta, dopodiché proseguendo al termine del sentiero giriamo a destra su strada asfaltata tralasciando l’indicazione contraria che conduce direttamente a Montezemolo.
Si arriva alla frazione di Villa dove proseguendo e passando accanto al Palazzo Cordero di Montezemolo (villa del Seicento oggi in uno stato di semi abbandono), ci concediamo una deviazione nei pressi della chiesa di Villa dove una strada in salita conduce a un punto panoramico diretto su Montezemolo.
Dopo questa piccola deviazione non ci resta che ridiscendere e riprendere il nostro itinerario fino al punto di partenza.
⇒ Borgio Verezzi – anello Sentiero Natura –
⇒ Alpicella: il tour megalitico
♥ Alla prossima! Ciao, ciao……♥♥