Alpi Marittime: 2 gite in Valle Gesso

Prima di incamminarci

Se siete interessati  all’acquisto  della  Storia delle Alpi  Marittime di Pietro  Gioffredo, un tomo  di  4.500 pagine alla modica cifra di 300 euro, potete acquistarlo  su  Amazon a questo indirizzo.

Immagino che un libro  di  quattromilacinquecento pagine (e dal prezzo  di  trecento  euro….euro e non euri, per favore!) non sia il massimo dei  desideri ma, semmai, l’interesse è da parte di  collezionisti di  volumi  antichi: infatti Gioffredo scrisse la sua opera nel 1690  che venne pubblicata solo  qualche centinaio  di  anni  dopo, appunto  nel 1839.

La vostra Caterina, la quale, al  contrario  dello  studioso  nizzardo non ha pretese letterarie, vuole darvi  solo alcuni  cenni  sulle Alpi  Marittime (che immagino  sappiate già senza che io  ve lo  dica, ma   devo  pur scrivere qualcosa per riempire la pagina di  blog!)

Alpi Marittime e Alpi Liguri

Prima del 2005 il territorio montano compreso tra la Bocchetta di Altare (a volte indicata come Colle di Cadibona) e il Colle della Maddalena veniva indicato come Alpi Marittime ( a volte Alpi del Mare).

Dopo quella data si è stabilito che, in base a differenze geologiche, si dovesse procedere alla distinzione fra due sottosezioni orografiche: le Alpi Liguri comprese tra Cadibona e il Colle di Tenda, le quali presentano rocce calcaree, e le Alpi Marittime dal Colle di Tenda fino al Colle della Maddalena, caratterizzate da granito e gneiss .

Questa separazione è sancita dalla SOIUSA (Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino) di cui troverete un’accenno nel documento seguente (il Pdf è scaricabile da questa pagina oppure dallo scaffale della Libreria di Caterina visibile nella sezione destra del  blog).

New SOIUSA-art-Rivista-CAI 6-05

Gli itinerari

Entrambi gli itinerari partono  da San Giacomo  di  Entracque (visualizza su  Google Maps), direttamente dal  Campeggio Sotto il Faggio  di  cui  sono  stata ospite in periodo  estivo e del  quale conservo un ricordo  molto piacevole.

NOTA: in zona sia la rete per i cellulari  che il WIFI non è agibile, in caso  di  necessità la direzione del  campeggio  mette a disposizione il proprio telefono satellitare.

Il primo itinerario: da San Giacomo verso il rifugio Soria Ellena

Alpi Marittime

Appena fuori  dal  campeggio attraversiamo il torrente Gesso  della Barra dirigendoci verso la Baita Monte Gelas (bar – ristorante e posto  tappa GTA  aperto da aprile a ottobre su prenotazione ) e la Foresteria del Parco.

Alpi Marittime

Seguendo  la sterrata in salita presto  arriveremo in un ombroso  bosco  di  faggi, ben presto  entreremo  nel vallone del  Gesso  della Barra lasciandoci  alle spalle l’ombra del  bosco (in estate è da prendere in forte considerazione l’utilizzo  di un cappellino  e occhiali  da sole).  Proseguendo  sul  comodo  sterrato arriviamo al  Gias della Siula dove un cartello informa su  di un triste episodio  della Seconda guerra mondiale

8 settembre - 13 settembre 1943

Quasi ottant’anni fa da questo sentiero scesero circa 800 ebrei al seguito della IV Armata dell’Esercito italiano.

Provenivano da diverse località dell’Europa per fuggire dalla persecuzione antisemita del regime nazi – fascista: erano polacchi, tedeschi, ungheresi, austriaci, slovacchi, rumeni, russi, greci, turchi, croati, belgi, francesi.

Il loro ultimo rifugio era stato la zona di occupazione italiana in Francia: l’esercito italiano non aveva mai consegnato gli ebrei delle zone di sua competenza ai tedeschi.

L’armistizio dell’8 settembre tra Italia e Alleati aveva colto la maggior parte di quei profughi in domicilio coatto a St Martin-Vésubie . Purtroppo per buona parte di loro, una volta giunti a Cuneo occupata dai nazisti, la salvezza si trasformò nella tragedia dei campi di sterminio.

Da questo punto il percorso  diventa più impegnativo: con lunghi  tornanti si incomincia a salire, ma anche a intravedere la nostra meta e cioè il rifugio  Soria Ellena a quota 1840 metri.

Alpi Marittime

Al  termine spunteremo su  di un piccolo pianoro dove una passerella ci  condurrà a una piccola salita e infine al  rifugio.

Il rifugio Soria Ellena

Alpi Marittime

La costruzione del rifugio risale al 1961 e fu  inizialmente dedicata alla memoria di Edoardo Soria ( Dado ),  alpinista cuneese famoso per aver aperto numerose vie nelle Alpi Marittime.

Dopo la ristrutturazione del rifugio nel 1979, al nome di Soria venne aggiunto quello di Gianni Ellena, suo compagno di scalata e parimenti famoso nell’ambiente alpinistico di Cuneo.

La costruzione è posta sul versante idrografico destro del vallone che sale verso il colle della Finestra . A sud dell’edificio, su di una roccia, sono presenti delle incisioni rupestri riconducibili a quelle più famose della Valle delle Meraviglie e del Monte Bego .

Il secondo itinerario: da San Giacomo  al lago del  Vej del  Bouc

Ancora una volta lasciamo il nostro  campeggio Sotto il Faggio dirigendoci  dalla parte opposta rispetto  all’itinerario precedente, salendo per un’ombrosa strada asfaltata che ci  condurrà presso le ex palazzine di  caccia (oggi  colonia dei  salesiani)  a quota 1.250 metri.

Alpi Marittime

Dopodiché una carrareccia ci  condurrà nel Vallone del  Moncolomb e quindi, arrivati  al  Gias del Rasur (1.412 metri) spuntiamo  su Pian del  Rasur, grande pianoro  pascolativo  (alcuni  cartelli avvertono  sulla presenza di  cani  da guardiana per cui  bisogna prestare attenzione a non avvicinarsi  troppo  alle greggi).

La carrareccia corre per un tratto affianco  al  torrente prendendo quota fino  al Gias Sottano del  Vej del  Bouc, da qui  si  diramano due mulattiere: tralasciamo quella alla nostra destra che conduce al  rifugio Federici – Marchesini al  Pagarì e al  bivacco  Moncalieri, per seguire quella di  sinistra che, per lunghi  tornanti, ci porterà da prima a superare un rio e quindi  salendo  ancora giungere alla nostra meta a quota 2054 metri.

Anche qui  su  di una sponda del lago sono  state ritrovate delle incisioni  rupestri (che immancabilmente sono  sfuggite all’autrice del  blog..)

Il perché di un nome

L’origine del nome dato al lago è fatto risalire a una leggenda che parla di un anziano pastore il quale viveva appartato dal resto del mondo in compagnia di un caprone.

Morto l’animale, suo unico amico, il pastore lo seguì nella sorte pochi giorni dopo: il torrente Gesso impietosito da questa lunga amicizia ricoprì i due corpi con le sue acque generando appunto  il lago del Vej del Bouc.

Per concludere

Il Parco  delle Alpi  Marittime, gemellato  con quello  francese del  Mercantour, offre innumerevoli  spunti per le attività outdoor per cui i  due itinerari  che ho  descritto (spero  al  meglio) sono solo un’infinitesima parte delle proposte offerte da questo  vasto  e bellissimo  territorio.

Nel  documento  seguente vengono illustrate le caratteristiche ambientali delle due aree contigue (il documento in formato  Pdf può essere scaricato da questa pagina oppure dalla Libreria di  Caterina).

Atlante transfrontaliero del Patrimonio naturale

 

Altro  suggerimento è la visita al  Centro faunistico Uomini e Lupi presente in due sezioni: una a Entracque e l’altra in località Casermette poco  distante.

Centro Uomini e Lupi

Natura, filosofia e arte tutto  nell’Oasi  Zegna 

Beigua – Piampaludo l’anello, ma non solo

Alla prossima! Ciao, ciao……♥♥

Lasciami un commento all'articolo (se vuoi)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

error: Content is protected !!