Prima di incamminarci
Olbicella (visualizza su Google Maps) si può raggiungere in due modi e cioè: uscendo dal casello autostradale di Ovada, proseguendo verso la cittadina e alla terza rotatoria prendere la direzione verso Molare. Si percorre la SP 205 in direzione Cassinelle- Olbicella e al successivo incrocio si prosegue sulla SP 207 fino a Olbicella.
La seconda possibilità (quella che io preferisco) è uscire ala casello di Masone sull’autostrada A26, proseguire a sinistra della rotatoria in direzione di Campo Ligure e da qui fino a Rossiglione dove si prosegue sulla SP 41 fino a Tiglieto.
Si prosegue oltre la Badia di Tiglieto percorrendo la strada che conduce a Olbicella (a tratti sconnessa, ma ugualmente percorribile).
L’itinerario
Olbicella è posta a 396 mslm, è la frazione più appartata tra quelle di Molare e si trova tra due alture: il monte Poggio (816 mslm) a nord e il monte Rotondo (704 mslm) a sud.
L’abitato è composto da alcune case signorili e dalla piccola chiesa dedicata a san Lorenzo, nonché una vivace Pro Loco.
Ed è proprio dalla Pro Loco che partiamo una volta parcheggiata la nostra automobile, sempre dalla Pro Loco è visibile una bacheca informativa con tutti gli itinerari escursionistici della zona.
Seguiamo la strada oltrepassando la chiesa, quindi svoltiamo a destra percorrendo una ripida salita in direzione di Tiole che, dopo gli inziali settecento metri, diventerà sterrata.
NOTA: L’anello è quello contraddistinto dal numero 558; la prima parte del percorso è in comune con il sentiero 531 proveniente da Acqui Terme verso Tiglieto.
Dopodiché, arrivati al bivio di Pallareia, si prosegue dritti tralasciando l’indicazione sulla nostra destra (percorreremo questo tratto di sentiero alla chiusura dell’anello).
Seguendo i classici segnavia a bande rosso – bianche transitiamo tra aree boschive e spazi aperti fino ad arrivare alla Cascina Bric quindi, dopo una doverosa sosta, riprendiamo il nostro cammino a monte seguendo questa volta il sentiero n°554 per monte Rotondo.
Si continua sull’ampia sterrata fino a un crinale panoramico dove gireremo a destra abbandonando definitivamente la sovrapposizione con il sentiero 531 proveniente da Acqui Terme.
Da questo punto la direzione è all’inizio verso il monte Fonegrone e in seguito verso monte Poggio.
Prima di transitare per il monte Poggio un paio di cartelli indicano la direzione verso Croce della Pandemia e un rientro breve per escursionisti esperti.
Si arriva alla deviazione verso la cima del monte Poggio (facoltativa) che noi, da bravi viandanti, faremo essendo una salita molto breve..
Ridiscendiamo dal monte Poggio per seguire il sentiero 561 verso Pian dei Persi su di una mulattiera in discesa dal fondo molto (molto) dissestato.
In discesa tra i castagni arriviamo a un incrocio con il cartello che indica la direzione che dovremo prendere e cioè a destra verso Casa Bruciata e quindi Olbicella, sovrapponendosi al sentiero n°556.
Arrivati a Casa Bruciata svoltiamo a destra su sterrata fino a cascina Garroni, passando nei pressi del più bel pollaio che io abbia mai visto (non che io viva in mezzo alle galline…).
Dopo aver passato altre cascine (Alberghin, Frei e Nespolo) e ancora prima le sorgenti del rio Creuz, si arriva al bivio Suriazza dove svolteremo decisamente a destra fino a località Cascina: a questo punto, trascurando la variante a sinistra che consentirebbe di abbreviare il percorso, ci dirigiamo a destra fino a raggiungere Cà di Mella.
Da Cà di Mella andando diritti (ignorando un cartello di divieto di accesso) si arriva alla cascina Palareia ritrovando il tratto di percorso dell’andata per chiudere l’anello a Olbicella.
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♥ Alla prossima! Ciao, ciao……♥♥