Prima di incamminarci
Acqui Terme si trova nell’Alto Monferrato, nella media – bassa valle del fiume Bormida ( visualizza su Google Maps) importante centro per le cure termali anche se oggi questo tipo di attività risulta ridotta rispetto al passato, ma anche (e direi soprattutto) per la sua storia antica risalente tra il II e I secolo a.C. quando venne fondata Acquae Statiellae (precedente a questo periodo risale Carystum, centro principale della popolazione dei Liguri Statielli) che divenne ancora più importante quando, nel 109 a.C., venne messa in opera la via Aemilia Scauri che univa Derthona (Tortona) a Vado Sabatia (Vado Ligure) passando per Acqui Terme e il Colle di Cadibona.
Naturalmente, essendo in Piemonte, non possono mancare delizie per il palato accompagnate dai preziosi doni di Bacco (quest’ultimi preclusi a me che sono semi astemia)
L’itinerario
Si parte dal rione Bagni di Acqui Terme presso il vecchio (e ormai chiuso) stabilimento termale dove è anche possibile parcheggiare .
Quindi, una volta attraversato il parco e passando nei pressi del Centro Congressi (abbastanza bruttino da non passare inosservato) ci incammineremo lungo la strada asfaltata verso Lussitto, passando accanto all’entrata di un albergo (di cui, ovviamente, non so il nome) seguendo il segnavia 531 che ci accompagnerà per buona parte del percorso.
Il sentiero 531 è un lungo itinerario che collega Acqui Terme a Tiglieto realizzato dalla locale sezione del Club Alpino Italiano in occasione del Giubileo 2000. Ho avuto modo di percorrere la parte terminale di questo lungo percorso in occasione di un anello con partenza da Olbicella (al termine di questo articolo il link riferito a quest’ultimo itinerario)
Dopo pochi metri si gira a sinistra dove, tra vistosi cartelli turistici e scritte sul muro, riusciamo a intravedere in alto (molto in alto) il palino indicante il sentiero 531.
Dopo pochi metri lasciamo l’asfalto per prendere il sentiero che, innalzandosi, entra nel bosco per poi diradarsi ed entrare in un ambiente caratterizzato dalla presenza delle ginestre superando il Monte Stregone.
In breve si arriva in cima al monte Marino (434 mslm) dove tralasceremo la variante 531 A diretta ad Acqui Terme, passando dalla frazione di Lussitto per continuare in piano verso il castello di Ovrano, oggi azienda vitivinicola con B&B annesso.
Uscendo dal cancello dell’azienda proseguiamo in leggera discesa sulla strada inghiaiata fino a un incrocio dove, tralasciando il segnavia 531B che ritorna ad Acqui Terme, proseguiamo dritti su di una mulattiera che poi diventerà sentiero.
Si arriva al crinale del Monte Capriolo (546 mslm) dove incroceremo la strada asfaltata e dove lasceremo il 531 per il 537 che ci condurrà al piacevole borgo di Cavatore.
Dalla piccola chiesa di san Bernardo attraversiamo la provinciale per andare a visitare il borgo con la sua torre medievale e le abitazioni della stessa epoca, il tutto in un’atmosfera totale di quiete.
Visitato il borgo, ritroviamo il nostro segnavia 537 che ci condurrà verso il campo sportivo e il piccolo cimitero con una piccola chiesa la cui abside tradisce l’origine romanica.
Si percorre il fondovalle Bormida lungo la strada di crinale che una volta era quella che da Acqui conduceva a Cavatore.
Giunti nei pressi di Cascina Nuova si lascia l’asfalto per il sentiero che scende fino a giungere in via Bergamo ad Acqui Terme: siamo sulla provinciale e dopo aver percorso un centinaio di metri ci immetteremo sulla sinistra nell’ampia ciclopedonale della Bormida dove, sempre seguendo il segnavia 537, passeremo accanto ai resti ben conservati dell’acquedotto romano ritornando al nostro punto di partenza.
⇒ Olbicella (anello escursionistico – sentiero n°558)
⇒ Tiglieto e la sua Badia partendo da Olbicella (anello escursionistico)
♥ Alla prossima! Ciao, ciao…..♥♥