Prima di incamminarci
Ho avuto già modo di scrivere a riguardo del Sentiero Landandè descrivendo l’anello del Petalo Fucsia che parte (e, ovviamente, arriva trattandosi di un anello) dal Santuario di Vicoforte (il link lo trovate alla fine di questo articolo).
Il Landandè, quindi, è il nome che accomuna diversi percorsi escursionistici collegati in un circuito che riunisce cultura e paesaggi patrimonio dei comuni di Braglia, Vicoforte, Niella Tanaro, San Michele Mondovì, Mondovì, Monasterolo Casotto e Viola.
Tutto questo è dovuto al Comitato Landandè che il 24 maggio 2010 per volontà dei soci ebbero l’idea di raccontare le bellezze di questi territori a passo di escursionista (o viandante che sia)
Per maggiori informazioni sul Sentiero Landandè vi rimando alla pagina dell’Associazione (ma poi ritornate qui, grazie!).
L’itinerario
Usciti al casello autostradale di Niella Tanaro sull’autostrada Savona – Torino (visualizza su Google Maps) ci dirigiamo verso la chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta vicino al castello di Niella (punto di arrivo del nostro anello escursionistico) dove possiamo parcheggiare.
Percorriamo via XX Settembre in senso opposto al piazzale dove abbiamo parcheggiato fino alla Cappella di sant’Anna dove incontreremo i primi segnavia del Petalo Blu (tutto il percorso è ottimamente segnalato).
Proseguendo si passa sotto il viadotto dell’autostrada quindi, dopo circa un chilometro e mezzo dalla partenza, si svolta a sinistra per una sterrata. proseguiamo ancora per un chilometro fino a lasciare la sterrata per un tratto sull’asfalto.
Come ho già scritto in precedenza l’anello è ottimamente segnalato, per cui non mi dilungo nella descrizione del percorso (evitando di scrivere continuamente destra, sinistra, sopra e sotto) ma dando solamente dei riferimenti che si trovano lungo l’itinerario.
Così, alternando tratti di strade bianche (che io continuo a chiamare sterrate) e asfalto arriviamo a una piccola deviazione sulla destra verso la Cappella di san Giacomo alla Bicocca posta in cima a una piccola collina (631 mslm).
Il 19 aprile 1796 il monte della Bicocca di san Giacomo fu teatro di una sanguinosa battaglia fra le truppe napoleoniche e quelle sabaude, svoltasi con alterne vicende e descritta da Giosuè Carducci nella poesia Bicocca di San Giacomo contenuta nella raccolta Rime e ritmi (1891).
L’opera viene ricordata da una lapide marmorea murata nel 1908 sul lato destro del porticato della cappella dedicata a san Giacomo
Si passa al lato della cappella per ridiscendere e riprendere la sterrata lasciata in precedenza per effettuare questo piccolo anello (ben visibile sulla mappa) con il panorama su ampie zone coltivate.
In lontananza si vede San Grato prossima nostra meta e dove lasceremo per il momento il Petalo Blu per proseguire su quello Fucsia proveniente dal Santuario di Vicoforte.
Sono usciti in tre dal cortile di una casa e circondatami hanno incominciato a ringhiare a tutto spiano.
Erano tre cani di taglia media che hanno provocato in me attimi di paura anche perché dalle case limitrofe, tanto meno da quella del cortile da cui sono usciti i tre assalitori a quattro zampe.
Per mia fortuna, una volta che mi sono allontanata senza correre, essi sono rientrati nella loro dimora.
Questo episodio mi ha portato a fare due considerazioni: la prima è che eventuali proprietari sono incoscienti a lasciare liberi tre animali potenzialmente pericolosi; la seconda è che sono propensa a dotarmi di uno spray antiaggressione.
Arrivata con il fondo schiena indenne dai morsi dei cani, una piccola sosta era necessaria per poi riprendere il cammino: come ho già scritto qui si lascia temporaneamente il Petalo Blu per seguire quello Fucsia in direzione del Bric della Guardia e quindi San Teobaldo .
Dal Bric della Guardia si scende lungo il sentiero sulla sinistra con l’ampio panorama collinare che fa da contorno al cammino. Sempre alternando tratti su asfalto e sterrata si arriva a San Teobaldo con l’area attrezzata dotata di panche e servizi igienici usufruibili.
Da San Teobaldo si prende la direzione verso Niella Tanaro. quasi subito a destra, dopo la chiesa, lasciamo la strada principale ritrovando il nostro Petalo Blu che indica un sentiero che scende in basso.
Si passa in mezzo a un nucleo di case diroccate per proseguire sulla sinistra, transitando vicino ad altre abitazioni più recenti.
Sulla nostra sinistra lungo il percorso incroceremo una piccola chiesa in cima a una collinetta (la panchina invita a una sosta) .
Si arriva a una zona pianeggiante adibita all’allevamento di bovini, sullo sfondo è visibile Niella Tanaro.
Proseguendo, dopo una discesa svoltiamo a destra, passando sotto il cavalcavia dell’autostrada, per poi procedere diritti e paralleli alla provinciale che si trova più in alto rispetto alla nostra posizione.
Quest’ultima parte del percorso non è particolarmente piacevole dal punto di vista paesaggistico, comunque, riprendendo l’asfalto dopo il sentiero sulla nostra destra, la strada in salita ci condurrà al castello di Niella Tanaro (momentaneamente chiuso per restauri) e infine al punto di partenza del nostro anello.
⇒ Vicoforte: Petalo Fucsia del Sentiero Landandè
⇒ Ciclopedonali liguri per la camminata nordica
♥ Alla prossima! Ciao, ciao…..♥♥