San Giacomo e i Faggi di Benevento

Se siete arrivati  fino a  qui……

Se siete arrivati  fino  a qui  è forse perché incuriositi  dal  titolo, allora vi  svelo  subito il piccolo  inganno: il San Giacomo in questione non è il santo  bensì un luogo  geografico  e cioè la Colla di  San Giacomo, mentre i  faggi  non sono  quelli  della città campana (che per altro  merita una visita) ma quattro faggi secolari presenti dove una volta c’era una cascina i  cui  proprietari  avevano il cognome Benevento.

Allora, visto e considerato che ormai siete qui, perché non continuare a leggere trattandosi di un percorso  escursionistico  molto  rilassante dove non troverete cammini  dirupati ardui  da salire e da discendere come vorrebbe il nostro Jean-Jacques Rousseau (lo immagino, comunque,  a scrivere queste parole disteso su  di un divano, con le babbucce ai piedi e il fuoco di  un camino a riscaldarlo, in quanto salute molto  cagionevole).

L’itinerario

Uscendo dal  casello  autostradale di Feglino andiamo  a sinistra per entrare nell’abitato, passiamo sotto il viadotto  autostradale e giriamo  a destra in direzione Orco.

Poco  dopo  sulla nostra sinistra troveremo la deviazione per il cimitero  di  Feglino (punto  di partenza): qui  la strada si  fa molto  stretta (domandandomi a quali  difficoltà un corteo  funebre incorre nel percorrerla),  altrettanto piccolo è il parcheggio  antistante al  cimitero (massimo  cinque auto, sperando  che non vi  siano SUV).

Il percorso inizia in salita a fianco  del cimitero  seguendo il segnavia due croci  rosse.

Benevento

A un chilometro  e settecento  metri (sempre in salita) svoltiamo  a sinistra in direzione di  cascina Stria che raggiungeremo dopo poco  più di  mezzo  chilometro incrociando il percorso  equestre.

Benevento

Si continua fino  a incontrare il bivio  a sinistra per la cascina Bario  (km 3,5), proseguendo in leggera salita si arriverà a incrociare il sentiero  delle Terre Alte (segnavia a bande giallo -rosse)  proveniente da Spotorno e, dopo  aver passato un casolare in ristrutturazione, il percorso  continuerà sulla strada carrabile proveniente dalle Rocche Bianche (km 4,4).

Continuando su  questa strada incontreremo il segnavia dell’Alta Via dei  Monti Liguri che ci  accompagnerà fino  alla Colla di San Giacomo.

La chiesa - rifugio di San Giacomo

Benevento

In passato sulla Colla di San Giacomo sono stati rinvenuti resti di un sito abitativo preistorico.

Nel medioevo venne costruita una piccola chiesa con romitorio che, con il passare del tempo, fu abbandonata.

Benevento

Nel 1862 la chiesa venne ripristinata e totalmente ristruttura alla fine dell’ultima Guerra Mondiale. Oggi nella piccola chiesa è conservata una statua dedicata al santo, mentre un locale con camino è sempre aperto per i viandanti.

Benevento

Benevento

Dopo una doverosa sosta per un panino (anche due se si  ha tanto appetito) i nostri Faggi  di  Benevento sono  a breve distanza: infatti  dalla Colla tralasciamo il sentiero  di  destra che scende a Mallare e quello  a sinistra verso il Melogno (proseguimento  dell’Alta Via dei  Monti  Liguri) per incamminarci  in quello centrale dove  un cippo a ricordo  dei  caduti  durante la guerra napoleonica indica la direzione.

Benevento

All’inizio  della sterrata, o per meglio  dire sotto il suo  bordo, vi è una piccola fonte davvero molto  difficile da scorgere.

Alcuni  disegni degli  alunni  delle elementari ci  accompagneranno verso  i famosi  Faggi  di  Benevento: dalla Colla di San Giacomo  occorre camminare solo  mezz’ora su  di un facile sterrato.

Questi  faggi, si presentano maestosi per la loro  altezza e sono  considerati come Alberi  Monumentali della Provincia di  Savona che ne tutela l’area. Eppure mi aspettavo  qualcosa di più: in effetti, trovando  notizie in rete, ho  scoperto  che questi  quattro  alberi sono  i rimanenti di un filare di  sei  faggi di  cui il più grande sfoggiava un’altezza di  34 metri  e una circonferenza di oltre 7 metri, oggi  questo  mastodonte della natura giace tristemente abbattuto.

Per il ritorno  non dobbiamo  fare altro  che ripercorrere i nostri passi  dell’andata.

Faggio (Fagus sylvatica)

Alchemilla (Alchemilla vulgaris)

Alla prossima! Ciao, ciao….♥♥

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