
Caterina Andemme ©
Uno dei miei follower mi ha lasciato questo messaggio sulla bacheca di Twitter :
@CaterinAndemme who’s your favorite contemporary artist?
— Crixeo (@Crixeo) 12 aprile 2018
A cui ho risposto : I don’t have a particular artist in mind, but I like street art, so Bansky
La mia prima impressione, in effetti, è stata quella di un vago senso di sospetto: perché mi chiedono quale sia il mio artista contemporaneo preferito?
Comunque, considerando il fatto che la street art sia tra le mie forme d’arte contemporanea preferite, ho voluto rimanere al gioco citando Bansky, avrei anche voluto aggiungere Blu ma la risposta sarebbe diventata troppo lunga (pura e semplice pigrizia).
A questo punto dovrei snocciolare i perché di questa mia predilezione verso la Street Art, ma sarebbe come disquisire sul perché mi piace il parmigiano ed odio i funghi: questioni semplicemente di gusto da prendere così come sono.
Forse il motivo, conseguenza del diploma di maturità artistica, è di amare l’arte tout court (con qualche eccezione) e preferire ad un qualsiasi muro grigio di cemento le opere d’arte di tanti writers che, pur non essendo famosi come Bansky e Blu, non sono, da un certo punto di vista, da considerare da meno.

Ad esempio, guardate l’immagine qui a fianco, si tratta di una serie di murales (purtroppo oggi molto sbiaditi) dedicati a Fabrizio De André in una galleria della ciclopedonale che collega Arenzano al paese di Cogoleto (siamo nella riviera di ponente di Genova: per chi di Genova non è): non è più bella la farfalla che uno squallido muro di cemento?
Il discorso cambia, ovviamente, per coloro che imbrattano i muri, ma anche le carrozze dei treni, con disegni e scritte da considerare puro vandalismo.
A Milano si è fatto un censimento delle opere di street art provenienti da diverse zone periferiche della metropoli, per creare il primo Museo di arte urbana aumentata: MAUA
In pratica, alle opere murali si aggiunge la realtà aumentata offerta da un app dedicata, Bepart gratuita sugli store Android e iOS, per cui, inquadrando il murale con il proprio smartphone, si avranno immediatamente in sovraimpressione delle sorprendenti animazioni create da 50 artisti (lo stesso risultato si può avere attraverso un catalogo cartaceo fornito appositamente).
Non è tutto, perché sempre dal sito di MAUA è possibile prenotare un tour guidato per la visita alle opere censite per gruppi di un minimo di 10 persone ad un massimo di 40.
Il prezzo del biglietto è di 12 euro: il ricavato dele vendite dei biglietti è devoluto alle organizzazioni locali no profit per progetti di rigenerazione urbana e sviluppo di servizi per la comunità.
Cosa ne dite? Ci andiamo?
Alla prossima! Ciao, ciao………………..