Vobbia: il “Sentiero dei Castellani”

Prima di incamminarci 

Non è la prima volta che mi trovo al  cospetto  del  Castello  della Pietra (punto saliente dell’itinerario  che andrò  a illustrarvi a breve), ma quella fortezza  isolata, incastonata tra due torrioni  di conglomerato, con il contorno  di una natura, che se non è selvaggia, è comunque impervia in alcuni tratti,  mi ha lasciato, come sempre, un senso  di  suggestione, al limite di  quel  confine tra realtà e fantasia, come se all’improvviso fossi  stata catapultata indietro  di  secoli,  condividendo  la vita, non certo  facile, di  chi era preposto alla sua custodia  e al  ruolo di  guardia contro i pericoli che venivano dall’esterno….compreso l’assalto  degli orchi  o di  qualche drago rifugiatosi in quella valle

Brevi cenni storici sul Castello della Pietra

Vobbia

Il Castello della Pietra è considerato il monumento più importante del Parco Naturale Regionale dell’Antola.

Le fonti storiche dicono che esso venne costruito prima del 1252, la scelta del sito fu proprio quella dovuta alla natura circostante che lo resero, in un certo senso, inespugnabile.

Sempre facendo riferimento ai documenti storici, sappiamo che il primo proprietario fu Opizzone della Pietra quindi, a metà del ‘400, la proprietà passò agli Spinola.

Nel 1518 i nuovi proprietari furono gli Adorno, mentre nel 1620 fu annesso al marchesato dei Pallavicino.

La decadenza del Castello della Pietra ebbe il suo apice nell’800, quando un incendio quasi lo distrusse.

Nel 1919 i nuovi proprietari furono la famiglia Beroldo, i cui eredi, nel 1979, lo donarono al comune di Vobbia.

Solo nel 1981 si iniziarono i lavori di ristrutturazione per consentire l’accesso al pubblico, cosa che si concretizzò tredici anni dopo e cioè nel 1994.

Per visitare il castello e avere altre informazioni  vi  rimando  a questa pagina.

Vobbia

Se le mie immagini non sono  state sufficienti nello  stimolare una visita al  castello, forse lo sarà questo  spettacolare video  realizzato  con un drone:


Per completare prima di incamminarci………

L’escursione si  svolge in quello  che è il SIC Conglomerato  di  Vobbia, cioè un sito  di importanza comunitaria situato  appunto in Liguria, in particolar modo  nella provincia di  Genova comprendendo i comuni  di Busalla, Crocefieschi, Isola del  Cantone e Vobbia.

Il sito è anche parte della Rete natura 2000 e si  distingue per la sua particolare geologia con prevalenza di un conglomerato  oligocenico poco  erodibile che ne caratterizza il paesaggio. 

Il sito  Conglomerato  di  Vobbia (la cui  sigla è IT 1330213) è di notevole interesse anche per la biodiversità con habitat e specie protette tra le quali l’Averla piccola (Lanius collurio), il Succiacapre (Caprimulgus europaeus), il Vairone (Telestes  muticellus), il gambero  di  fiume (Austropotamobius pallipes), la falena (Euplagia quadripunctaria), il lupo  (Canis lupus) e infine, molto raro da osservare, il Drago  tricefalo (Dragus tricaephallus). 

Come arrivare a Vobbia

In auto: autostrada A7 Genova -Milano con uscita al  casello  di  Busalla, quindi  proseguendo  sulla SP9 fino  a Crocefieschi e quindi  Vobbia.

Oppure, sempre sulla A7, uscita a Isola del  Cantone per proseguire sulla SP8 in direzione di  Vobbia (consigliata da chi  scrive).

Volendo  utilizzare i mezzi pubblici: in  treno fino alla  stazione di  Busalla e quindi  proseguendo con  il servizio di  autobus extraurbano per Vobbia. 

L’itinerario

NOTA: Puoi stampare l’itinerario  al  termine di  questo articolo

Vobbia

Arrivati  a Vobbia provenendo  da Isola del  Cantone, subito  all’ingresso  del paese noteremo sulla nostra sinistra l’insegna della farmacia (l’unica del paese), qui possiamo  parcheggiare lungo  la strada e incamminarci verso  la salita a fianco  alla farmacia che conduce alla frazione Torri, da questo punto inizia anche il segnavia del Sentiero  dei Castellani  contraddistinto  da una croce gialla.

Arrivati  alle prime case della frazione attraversiamo un archivolto e, dopo poche decine di  metri si  arriva a quello  che in effetti è l’inizio dell’itinerario: un pannello posto  dal  Parco  Antola illustra il territorio attraversato  dal  Sentiero dei  Castellani

Vobbia

Proseguendo  arriviamo al primo  dei  nove punti tappa realizzati per illustrare alcuni  punti salienti  del percorso: Il Poggetto  offre il panorama aperto direttamente  su  Vobbia.

Nella descrizione del percorso  utilizzerò  questi punti  tappa come ulteriori  segnavia utili  allo  sviluppo  dell’articolo.

Vobbia

Quindi, proseguendo, si  arriva al  secondo  punto tappa e cioè quello  che indica i ruderi di  quello  che fu un antico secchereccio per l’essicazione delle castagne.

Vobbia

Il terzo punto  tappa indica una piazzola utilizzata per una carbonaia. 

Vobbia

Il Conglomerato  di  Vobbia è il tema del  quarto punto  tappa.

Vobbia

Il quinto posto  tappa ci  da il modo  di osservare la vallata e il  canyon creato dall’azione erosiva delle acque del  torrente Vobbia (che ricordo  essere un affluente dello Scrivia, a sua volta  affluente di  destra del fiume Po).

Dopo la sesta tappa dedicata al bosco  misto, oltrepassiamo il rio  Ronchetti  su di un ponte in legno fino a risalire lungo un costone roccioso.

Vobbia

Dopodiché il sentiero prosegue nella valletta del  rio  Campo, una zona molto ombrosa e umida, condizioni naturali  per la crescita delle felci (settimo punto  tappa).

L’ottavo punto tappa ci introduce in un ambiente caratterizzato  dalla vegetazione rupestre mentre il Castello  della Pietra si presenta in lontananza racchiuso  tra i  due torrioni  rocciosi.

Vobbia

 

Per arrivare all’ingresso del  castello  percorriamo una cengia rocciosa protetta da una ringhiera metallica (per le aperture e biglietto  d’ingresso  vi  ricordo  il link incluso  nel box a inizio  articolo).

NOTA: per una descrizione completa di ogni  singola tappa vi  rimando al  termine di  questo  articolo  dove potete scaricare il Pdf relativo  a cura del Parco Antola.

 Ora pensiamo al  ritorno…..

 Abbiamo  due possibilità tra quelle classiche per il ritorno: la prima è quella di  percorrere il sentiero  a ritroso per ritornare a Vobbia. 

La seconda via è quella che, partendo  dal  castello, conduce fino all’area di  sosta e ingresso per il percorso breve (turistico) seguendo il segnavia cerchio  giallo pieno, per poi proseguire su  asfalto fino  a Vobbia.

Esiste, però, una terza possibilità ed è quella che ho  seguito (vedi l’itinerario descritto  nella cartina): ritorniamo indietro per un breve tratto  sul sentiero principale, a un certo punto sulla nostra destra inizia un sentiero in discesa indicato  con un cartello in direzione verso l’area di  sosta.

E’ un sentiero  decisamente meno  agevole, poco  battuto  e senza alcun tipo  di  segnavia anzi, al termine di  esso non ho trovato  nessuna indicazione per il castello  della Pietra, segno che ormai  quel  sentiero è completamente in disuso.

Comunque, una volta arrivati all’area di  sosta (e rimpiangendo il non aver fatto il sentiero più facile indicato  con il cerchio  giallo pieno)  è d’obbligo un po’ di  relax!

Vobbia

Dall’area di  sosta scendiamo verso l’ingresso  delimitato  da un cancello (in teoria vi  sarebbe lo spazio  per parcheggiare, ma è talmente esiguo che ospita non più di  due auto). 

Non ci resta quindi  che percorrere un tratto  di  provinciale (poco  trafficata) per arrivare al nostro punto  di partenza e cioè Vobbia.

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Alla prossima! Ciao, ciao….♥♥

 

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