⌈ Camminare è una costellazione formata da tre stelle: il corpo, la fantasia e il mondo aperto
Rebecca Solnit ⌋
Val Ponci e i ponti romani della via Julia Augusta
L’itinerario escursionistico che vi propongo in questo articolo oltre che essere una salutare immersione nell’ambiente naturale del Finalese, è anche l’occasione per visitare manufatti archeologici (i ponti romani per l’appunto) e ancora più antichi come l’Arma delle Manie dove la presenza umana è testimoniata da reperti risalenti a 70.000 anni fa, assegnate alla cultura dell’Uomo di Neanderthal, oggi visibili nel Museo Archeologico del Finale a Finalborgo e nel Museo Civico di Archeologia Ligure a Villa Durazzo – Pallavicini a Genova Pegli.
La via Julia Augusta fu costruita per volere dell’imperatore Augusto subito dopo la fine delle guerre dei romani contro le tribù liguri (14 a.C.).
La via partiva, secondo l’attestazione delle pietre miliari, dal fiume Trebbia presso Piacenza (qui si collegava con la via Emilia) seguendo fino a Tortona il percorso della via Postumia e, una volta abbandonato il percorso di quest’ultima via, raggiungeva la costa ligure su di un nuovo tracciato.
Un tratto della via Julia Augusta (quello che interessa il nostro itinerario) passa per la Val Ponci dove sono osservabili i ponti di epoca romana o quello che rimane di essi…..Buon cammino
L’itinerario

Il percorso inizia dall’altopiano delle Manie (raggiungibile sia da Noli oppure da Finale Ligure) dove parcheggeremo di fronte al ristorante Ferrin.
Al lato del parcheggio seguiamo il cartello che indica la direzione verso l’Osteria del Bosco e la chiesa di san Giacomo (vi ricordo che lungo tutto il percorso non vi sono fonti per l’acqua).
Arrivati presso il nucleo di case dell’Arma delle Manie è consigliabile una piccola sosta per visitare la grotta sotto il ristorante.
Come ho scritto in precedenza, gli scavi archeologici condotti dall’inizio degli anni Sessanta hanno evidenziato come la grotta, una delle più grandi presenti nel Finalese, fu abitata in epoca preistorica.
Con il passare dei secoli essa venne adibita a stalla e frantoio da parte dei contadini presenti in zona: i reperti di quel periodo sono osservabili al suo interno (le immagini possono essere ingrandite con un semplice click)
Dopodiché, ritornando verso la chiesa di san Giacomo, seguendo il segnavia con due quadrati rossi, scendiamo nella boscosa Val Ponci arrivando al primo dei ponti romani e cioè quello detto delle Voze o Ponte Muto


Continuando nel nostro cammino incontriamo quelli che sono i resti del secondo ponte e cioè il Ponte Sordo (non chiedetemi il perché di questi nomi…)

Arriviamo a un bivio sulla nostra destra che tralasciamo per il momento (lo riprenderemo in seguito) per inoltrarci verso il Ponte delle Fate (passeremo accanto all’agriturismo Val Ponci)

Ormai siamo alla fine di questo primo tratto del sentiero, siamo nei pressi di un parcheggio con difronte la mole della Rocca di Corno meta di appassionati del free – climbing (tra cui l’amica Gabriella….ciao)

Ritorniamo sui nostri passi (all’incirca mille e cioè un chilometro) per arriviamo al bivio che abbiamo tralasciato in precedenza: ora seguiremo un segnavia contrassegnato da un cerchio pieno rosso che a breve ci porterà alla Ca du Puncin e al Ponte dell’Acqua

Risaliamo ancora per la Val Ponci fino all’ultimo ponte romano e cioè quello di Magnone, quasi interamente crollato di cui restano solo una porzione del muro di contenimento della strada e una parte dell’arcata.
Si arriva alla Colla di Magnone (315 metri) con la piccola chiesa e panca per una sosta.
Da qui proseguiamo in salita sulla destra su asfalto (il segnavia è un cerchio barrato rosso) che diventerà sterrata a un bivio sulla sinistra.
Arrivati a poca distanza dal Bric dei Monti incontreremo un altro bivio, questa volta sulla nostra destra che, scendendo lungo un’ampia (e monotona) sterrata ci condurrà in una zona prativa nei pressi della Grotta dell’Andrassa (tabellone).
Successivamente, dopo una piccola salita, si arriva in una zona recintata: una deviazione sulla destra ci porterà sulla strada in asfalto delle Manie.
Si segue quest’ultima a destra e dopo circa un chilometro arriveremo al punto di partenza.
ALTRI SCRITTI⇒ Foresta della Deiva, l’escursione
⇒ Acquacheta, ovvero l’anello dantesco
⇒ Fontanarossa, l’anello di Pian della Cavalla
♥ Alla prossima! Ciao, ciao…..♥♥