Sono seduta di mattina alla tavola calda all’angolo Sto aspettando al bancone che l’uomo mi versi il latte E mi riempie solo metà bicchiere E prima ch’io possa ribattere guarda fuori dalla finestra qualcuno che sta entrando ‘È sempre bello vederti’ dice l’uomo dietro al bancone alla donna che è appena entrata Lei scuote il suo ombrello E mi giro dall’altra parte
Qualche mattina al bar, per raggiungere la mia dose quotidiana di zucchero in bustina (il caffè amaro proprio no) mi può capitare di dover sgomitare con il mio vicino di bancone (di solito delle dimensioni di un grizzly) ed è solo in quei momenti che invidio la solitudine della ragazza ritratta nel quadro di Edward Hopper.
Non è certo per parlare delle mie vicissitudini quotidiane da pendolare (casa – treno – bar (il primo caffè della giornata) – ufficio – treno – casa….uff!!!) quanto piuttosto (è giusto scrivere quanto piuttosto?) dell’associazione che mi sono ritrovata a fare tra il quadro di Hopper ed il testo della canzone Tom’s diner di Suzanne Vega
Il primo mp3
Voi che siete espertissime di musica (immagino che abbiate subito riconosciuto il testo iniziale del post) senz’altro sapete che per testare il primo mp3 si è data la preferenza a Tom’s diner.
Per tutti gli altri, cioè quelli che amano la musica, ma non per questo ne sono edotti (termine molto pedante che mi piace un sacco) ecco, in sintesi la storia del primo mp3:
la nascita del formato audio MP3, avvenuta tra la fine degli anni ’80 ed inizio anni ‘ 90, fu dovuta al team internazionale guidato dall’ingegnere italiano Leonardo Chiariglione e di cui faceva parte anche l’ingegnere di elettronica e matematico tedesco Karlheinz Brandenburg (quest’ultimo link porta ad una pagina in lingua inglese).
Furono loro, per l’appunto, che per saggiare la traccia audio una volta codificata nel formato MP3, utilizzarono il brano di Suzanne Vega
A questo punto non mi resta che offrirvi…un caffè?
Forse quello un giorno quando ci incontreremo di persona, ma vi offro il brano Tom’s Diner nella versione di Giorgio Moroder e Britney Spears
Non vi è piaciuta questa versione?
Siete proprio incontentabili, allora ecco l’originale con il testo in italiano (però dopo basta)
Alla prossima! Ciao, ciao………..
Tom’s Diner di Suzanne Vega
Sono seduta di mattina alla tavola calda all’angolo Sto aspettando al bancone che l’uomo mi versi il latte E mi riempie solo metà bicchiere E prima ch’io possa ribattere guarda fuori dalla finestra qualcuno che sta entrando ‘È sempre bello vederti’ dice l’uomo dietro al bancone alla donna che è appena entrata Lei scuote il suo ombrello E mi giro dall’altra parte mentre loro si salutano baciandosi Fingo di non vederli, e invece verso il latte. Apro il giornale, c’è la storia di un attore che è morto mentre stava bevendo. Era uno che non avevo mai sentito. Così vado all’oroscopo e poi cerco le barzellette, quando mi sento osservata così alzo la testa. C’è una donna che da fuori sta guardando dentro Mi vede? No, non mi vede davvero, perché sta guardando il suo riflesso. E cerco di non notare che si sta lisciando la gonna. E mentre si aggiusta i collant, i suoi capelli si stanno bagnando. Oh, questa pioggia continuerà tutto il giorno. Mentre sento le campane della cattedrale, ripenso alla tua voce… e al picnic a mezzanotte tanto tempo fa prima che iniziasse la pioggia… Finisco il mio caffè, è ora di prendere il treno.