⌈Ma perché non ti dai alla vita onesta?
Torna a New Orleans dalla mamma..portale un paio di ragazze e mettiti in affari con lei!
Le parole di Bambino, il personaggio interpretato da Bud Spencer nel film Lo chiamavano Trinità ⌋
Storytville il quartiere a luci rosse di New Orleans

Immagino che New Orleans, al pari di ogni città del mondo, offra varie possibilità di sperimentare le piacevolezze offerte dal mercato del sesso a pagamento.
Ma se per un motivo o per l’altro, ci troviamo a soggiornare a New Orleans, e se magari siamo nella condizione di dover soddisfare certe esigenze vitali (indipendentemente da essere una lei, un lui o un leilui) non affanniamoci a cercare nella nostra guida turistica la localizzazione di Storytville, perché dal 1917 questo quartiere a luci rosse non esiste più.
Esisteva, però, prima del 1897 quando un’ordinanza cittadina sanciva il divieto assoluto di esercitare la prostituzione al di fuori dei confini di Storytville, eppure i suoi numerosi (ed eleganti) bordelli pagavano affitti carissimi ai proprietari della ricca borghesia cittadina, forse gli stessi che se da una parte si atteggiavano a paladini della moralità, dall’altro canto ne traevano enormi vantaggi nell’infrangerla, come dire: pecunia non olet.
A parte la questione morale (che può sempre cambiare a secondo dei punti di vista) bisogna dare risalto a un fatto prettamente culturale e cioè che la musica che allora si sentiva in quelle sale era un fenomeno del tutto nuovo e che avrebbe dato nel futuro tanti nomi celebri legati ad essa: era la musica jazz
La fine di Storytville arrivò nel 1917 con un decreto federale che vietava in assoluto l’attività di prostituzione nelle vicinanze delle basi navali con il conseguente abbattimento dei bordelli.
Nel 1949 al suo posto nasceva l’attuale quartiere di Iberville. e, quando ormai si pensava di aver perduto ogni traccia del vecchio quartiere a luci rosse, nel 1998, durante gli scavi per le condotte idriche, vennero ritrovati oggetti risalenti al periodo d’oro di Storytville: vasetti di profumo francese, dadi da gioco, chip per il poker e strumenti a fiato.
Conclusione
Non penso che il fenomeno della prostituzione avrà mai una fine, forse in un futuro lontano si parlerà di androidi destinati a tale scopo, nel lontano passato si parlava di prostitute sacre impiegate nei templi (vedi a esempio in Babilonia sotto il regno di Hammurabi), ma questo non implica il fatto che prostituirsi debba essere una libera scelta e non una costrizione, non legate a ghetti come i quartieri a luci rosse, tanto meno a quelle case chiuse che qualcuno vorrebbe riaprire.
D’altronde se il fenomeno delle escort esiste già da tempo perché non parlare di operatrici del sesso magari con partita IVA e controlli medici obbligatori nel tempo?
Una proposta (moralmente) insensata?
Ditemi cosa ne pensate.
Il libro
Rachel Moran, giornalista e attivista del Movimento Femminista oltre che co – fondatrice del associazione SPACE International in aiuto alle donne che decidono di abbandonare la prostituzione, lei stessa sopravvissuta a tale esperienza, è autrice dl libro Stupro a pagamento. La verità sulla prostituzione (a seguire l’anteprima).
⌈Cresciuta in una famiglia problematica, Rachel vive un’infanzia di povertà ed emarginazione: lei e i fratelli vivono di elemosine e gli abitanti del quartiere li additano come gli zingari.
Dopo il suicidio del padre, a 14 anni viene affidata ad una casa di accoglienza. La fuga per la libertà si rivela presto una trappola: diventa senzatetto, vive di espedienti, incontra il ragazzo che la spingerà a prostituirsi per sfruttarla.
Unʼesperienza di violenza, solitudine, sfruttamento e abusi: la sua storia svela il costo emotivo della vendita del proprio corpo, notte dopo notte, per sopravvivere alla perdita dellʼinnocenza, dellʼautostima e del contatto con la realtà.
Questo libro è il racconto emozionante e doloroso con cui Rachel ripercorre la propria esperienza, sfatando con precisione analitica i miti sulla prostituzione, mettendo in luce l’intreccio tra discriminazione sessuale e socio-economica di cui si nutre lo sfruttamento disumano dell’industria del sesso.⌋
♥ Alla prossima! Ciao, ciao…..♥♥