⌈ Nel periodo storico che va sotto il nome di Belle époque i progressi della scienza e della tecnica furono senza paragoni con le epoche passate.
Benefici di queste scoperte portarono a standard di vita notevoli e a miglioramenti sociali.
L’illuminazione elettrica, la radio, l’automobile, il cinema e altre comodità contribuirono a un miglioramento delle condizioni di vita e al diffondersi di un senso di ottimismo…
da Wikipedia ⌋
Vivere nella Belle époque (soprattutto a Parigi)
Ho incontrato Doc ( ossia Emmett Brown, lo scienziato un po’folle protagonista della trilogia di Ritorno al futuro) per chiedergli un passaggio sulla sua DeLorean DMC -12 modificata per i viaggi nel tempo, con destinazione la Belle époque parigina.
Ma ho come l’impressione che dovrò accontentarmi solo di ciò che la storia racconta a riguardo di quel periodo apparentemente felice.

Quella che oggi chiamiamo Belle époque rappresenta una parentesi felice tra la fine della guerra franco -prussiana e l’inizio della Prima guerra mondiale (a cui si aggiungerà la tragedia della pandemia dovuta all’influenza della spagnola): dal 1871 al 1914 fu un epoca di scoperte scientifiche e innovazioni tecnologiche, nonchè di cambiamenti nella società di cui beneficiarono, anche se in misura minore rispetto ai più abbienti, le classi proletarie.
Pur volendo considerare la Belle époque un fenomeno mondiale, è la Francia, specificatamente Parigi, ad avere un legame indissolubile con essa.
La capitale francese aveva già visto un drastico cambiamento nel tessuto urbanistico durante il Secondo impero (1852 – 1870), quando Georges Eugène Haussmann (conosciuto come barone Haussmann) demolì gli angusti quartieri medievali per dare spazio ad ampi e luminosi boulevard e consentire l’afflusso di un maggior numero di persone e carrozze.

Di pari passo a questa ristrutturazione urbanistica Haussmann (barone) fece in modo che Parigi si dotasse di una rete fognaria moderna, giardini pubblici e illuminazione pubblica con lampioni a gas (da qui l’etichetta alla città di Ville Lumière).
Ovviamente questo ammodernamento comportò lo spostamento verso le periferie (che non godevano certo delle agevolezze delle strade più centrali) delle classi popolari, in pratica la moderna banlieue.
Nel 1878 l’illuminazione dei lampioni a gas della Ville Lumière viene sostituita da quelli a energia elettrica: ed è proprio l’elettricità che darà lo slancio negli anni a venire della Belle époque allo sviluppo del trasporto pubblico: nel 1898 venne inaugurata la prima linea urbana di tram elettrici che con il tempo sostituì gli omnibus trainati dai cavalli (l’ultima loro corsa nel 1913), mentre bisogna aspettare il 1905 per vedere i primi taxi girare per le strade di Parigi.
E’ il metrò la grande rivoluzione del trasporto pubblico parigino: inaugurata il 19 luglio 1900 entusiasmò subito i cittadini (a parte un incendio che provocò la morte di 84 persone nel 1903), fino a arrivare alla stima di 500 milioni di passeggeri nel 1914.
Per concludere questa piccola carrellata della Belle époque parigina come non fare un cenno al suo simbolo e cioè la Torre Eiffel: inaugurata il 31 marzo 1889 in occasione dell’Esposizione universale diventò subito il simbolo di una città moderna e cosmopolita come Parigi sa essere.
⌈ Fine della prima parte dedicata alla Belle époque.
Nella seconda puntata parlerò della donna di quell’epoca, di ballerine e di pittori ammaliati dalla Ville Lumière ⌋
Il libro in anteprima
⌈ La fine dell’800 e l’inizio del 900 è stata un’epoca, dove la scienza, la tecnologia e l’invenzione, hanno caratterizzato il risultato delle operazioni del pensiero e di applicazione sul piano pratico e il progresso, in una forma del tutto insolita, ma nuova, ha generato l’inizio di un benessere e la sua decadenza.⌋
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