
Caterina Andemme ©
La meditazione orgasmica è una pratica che si può fare fra due amici o due amanti, in cui la donna si spoglia dalla vita in giù e l’uomo le accarezza il clitoride per quindici minuti, senza che si arrivi ad un rapporto sessuale. Scaduti i quindici minuti si discutono le proprie sensazioni, la donna si riveste ed entrambi vanno per la propria strada
Emily Witt in un’intervista a La Lettura nel febbraio 2017
Emily Witt, autrice di Future sex – A new Kind of free love (di cui troverete un anteprima in inglese alla fine dell’articolo) è convinta che il futuro sessuale non potrà essere solamente monogamico (etero o omo) ma libero, nel senso che lo faccio quando mi pare, con chi mi pare e come mi pare: nulla di nuovo, direi.
D’altronde lei (laureata alla Brown University in cosa non lo so e non lo voglio sapere) stanca del suo partner si è dedicata anima e corpo (più corpo che anima) alla frequentazione di set porno (BDSM in particolare), orge e sedute di meditazione orgasmica.
A parte la meditazione orgasmica – più che orgasmo meditativo parlerei di cose lasciate a metà – sono convinta che l’erotismo praticato tra adulti consenzienti sia da coltivare piuttosto che esibire come anti – conformismo.
Sono assolutamente contraria alla pornografia dove una donna viene considerata solo per i suoi orifizi (escludendo naso ed orecchie, spero!) ad uso esclusivamente maschile (lo so che esiste anche la pornografia al femminile, magari anche più gentile).
Come sono contraria agli stereotipi della donna asservita all’uomo – cara Elisa (Isoardi) non è affatto vero che una donna, per quanto in vista, deve dar sempre luce al suo uomo: una donna è una persona che in un rapporto di coppia non deve essere subordinata all’uomo, tanto meno un’ancella con torcia annessa -.
Dovrei anche parlare delle volgarità alla Ferrero (la donna è come una porta: va penetrata e non pensata): ma qui è evidente una dislocazione dell’encefalo dalla sua sede naturale ad altra parte del corpo in basso, da cui la locuzione verbale che lascio volentieri a voi immaginare.
Alla prossima! Ciao, ciao……………
Libri in vetrina
Nel corso della vita abbiamo letto tante favole, ma nessuna finiva con «e vissero da soli, felici e contenti». Eppure per un gran numero di persone la vita va proprio così. Dopo la fine di una storia importante, Emily Witt si è ritrovata a gestire una libertà emotiva e sessuale che l’ha disorientata: di fronte all’infinita varietà di esperienze sessuali di colpo a portata di mano grazie a nuovi e insospettabili canali, si è ritrovata priva di un nuovo sistema di regole – sia lessicali che comportamentali – che le facessero da guida: era ancora consentito innamorarsi di un partner di letto? E sognare una famiglia? La sicurezza quotidiana era compatibile con la libertà sessuale? Insomma, a vent’anni da Sex & the City e a cinque dal lancio di Tinder, «le nostre relazioni sono cambiate, ma il nostro modo di definirle no». A caccia di un nuovo vocabolario del corpo e degli affetti, la Witt intraprende allora un viaggio che spazia dalle prime agenzie di incontri virtuali al porno femminista, dagli orgasmi durante le sedute di yoga alle politiche sulla fertilità che restano pericolosamente retrograde, e lo fa con uno slancio empatico, con una scrittura intima e radicale degna delle più grandi interpreti della controcultura di fine anni Sessanta.
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