⌈ L’inferno non è mai tanto scatenato quanto una donna offesa
William Congreve – La sposa in lutto ⌋
Eva dal fumetto al cinema
….Sennonché Diabolik stava perdendo per davvero la testa, e non metaforicamente visto che la stessa era in procinto di essere staccata dal resto del corpo dalla lama della ghigliottina.
Ma come accade spesso (nella finzione, qualche volta anche nella realtà) l’amore di una donna salva l’eroe ( o antieroe, dipende dai punti di vista) dalla morte certa: lo fa Eva Kant in L’arresto di Diabolik terza puntata della saga a fumetti della coppia criminale.
Non parlerò in questo articolo di Diabolik – ad attrarmi non è tanto il personaggio quanto della bravura dei disegnatori chiamati di volta in volta a darne la forma nel disegno, a partire dal mitico Angelo Zarcone* detto il tedesco – quanto piuttosto di lei: Eva Kant
A parte il film del 1967 diretto da Steno Arriva Dorellik con Johnny Dorelli e Margaret Lee, la prima Eva Kant in celluloide è stata l’attrice austriaca Marisa Mell nel Diabolik di Mario Bava del 1968 (a interpretare il criminale in calzamaglia fu chiamato il semi sconosciuto attore John Philip Law) mentre a Michel Piccoli andò a ricoprire le vesti dell’ispettore Ginko con la colonna sonora composta da Ennio Morricone.
Dino De Laurentiis comprò i diritti del fumetto dalle sorelle Giussani per farne un film, il budget che mise a disposizione per la realizzazione del film fu di duecento milioni una somma considerevole per l’epoca.
A dirigere il film fu chiamato Mario Bava dopo che il primo regista Tonino Cervi abbandonò la regia.
In Italia Diabolik venne snobbato dal critico Tullio Kezich che lo definì semplicemente stupido, mentre all’estero,specialmente in Francia, il film fu molto apprezzato tanto che il critico cinematografico statunitense Roger Ebert lo definì più bello e divertente di Barbarella.
Dopo cinquantadue anni Diabolik ed Eva ritornano al cinema: a farsene carico dell’impresa sono i fratelli Manetti (Manetti Bros.) che hanno fatto sfrecciare la Jaguar Type nera di Diabolik (un’icona pari all’Aston Martin di James Bond) per le vie di Bologna e altre città del nord Italia per ricostruire quelle della fantasiosa Clerville.
La sceneggiatura è basata proprio sul terzo capitolo della storia di Diabolik (L’arresto di Diabolik) quella dove, per l’appunto, entra prepotentemente in scena Eva che diventerà sua complice e amante e, nel contempo, ad addolcire quel tanto il carattere oscuro del criminale.
Miriam Leone è Eva, mentre Diabolik ha il viso di Luca Marinelli, mentre lo sfortunato ispettore Ginko (che mi ricorda molto nella sfortuna Willie Coyote) è interpretato da Valerio Mastandrea, secondo me più credibile nel ruolo rispetto a quello che fu di Michel Piccoli.
Di seguito potete vedere i trailer dei due film ricordando che tra il primo e quello di oggi è trascorso più di mezzo secolo (l’articolo continua dopo).
Eva e le sue mamme

Sarebbe ingiusto non scrivere nulla sulle due mamme di Eva (e di Diabolik) e cioè le sorelle Angela e Luciana Giussani.
Fu Angela la maggiore delle sorelle ad avere l’idea di un personaggio quale Diabolik in aperta rottura con la morale degli anni Sessanta: nel suo progetto il fumetto doveva avere (tanto) sangue, sesso e violenza.
Chi più di lei poteva comprendere il magico mondo dei fumetti essendo lei stessa proprietaria della casa editrice Astorina (fondata nel 1961): Diabolik, per meglio dire il fumetto di Diabolik, poteva coinvolgere diverse tipologie di lettori, dai più giovani fino ai pendolari annoiati nelle loro trasferte in treno.
Diabolik arriverà alla sua tredicesima puntata quando Angela decide di proporre alla sorella Luciana di occuparsi insieme di Astorina e di scrivere a quattro mani le future avventure del Re del terrore.
Il 10 febbraio 1987 Angela muore a causa di un tumore all’età di 65 anni; Luciana prosegue nel dirigere la casa editrice lasciando l’impegno nel 1992, continuando, però, a scrivere le avventure di Diabolik: l’ultima sarà Vampiri a Clerville (2000).
Luciana muore nel marzo del 2001 a 73 anni.
La storia di Eva Kant
Come ho già scritto Eva Kant appare per la prima volta in L’arresto di Diabolik ma le sue origini vengono svelate in due successivi racconti e cioè Ricordi del passato e Eva Kant quando Diabolik non c’era.
⌈ Eva è la figlia illegittima di una povera ma bellissima donna di nome Caterina (il nome mi ricorda quello di una famosa blogger….) e di Lord Rodolfo Kant.
Quest’ultimo, per paura di uno scandalo ma soprattutto di suo cugino Anthony Kant, nasconde la relazione con Caterina e la nascita della bambina.
Un giorno, però, Rodolfo in pegno del suo amore nei riguardi di Caterina, le porta in dono Diamante Rosa ma, come in tutti i feulitton di rispetto, il cugino Anthony si mette di mezzo e uccide i genitori di Eva e facendola rinchiudere in un orfanotrofio.
In seguito Eva fugge via dalla sua prigione rifugiandosi in Sud Africa: qui, sotto la copertura di cantante di nightclub, inizia la carriera di spia industriale finchè un giorno incontrando il cugino di suo padre (che immagino non la riconosce) lo fa innamorare per poi sposarsi e acquisire legalmente il cognome Kant.
In Eva Kant quando Diabolik non c’era l’episodio in cui lei farà sbranare il marito da una pantera…..⌋
Il fumetto in anteprima
⌈ Due momenti fondamentali della saga di Diabolik, in cui non solo appare per la prima volta la figura di Eva Kant, ma soprattutto già si delineano le caratteristiche di questo personaggio: il suo fascino, il suo passato turbolento, la sua capacità di affrontare situazioni drammatiche, il suo porsi alla pari con il Re del Terrore, amante, compagna e complice.
La prefazione è stata scritta da Concita de Gregorio⌋
⇒ Mafalda non sei rimasta sola (ti vogliamo bene)
⇒ Le Amazzoni: mito, cinema e fumetti
⇒ Hai voglia di leggere un Pulp Magazine?
♥ Alla prossima! Ciao, ciao….♥♥