⌈ “Ho iniziato la mia carriera come escursionista e l’ho conclusa come escursionista.
Non è mica una vergogna.
Anzi, gli escursionisti sono spesso più alpinisti di tanti che arrampicano..”
Riccardo Cassin (tratto dal libro Alpi segrete di Marco Albino Ferrari) ⌋
Dal mare di Arenzano ai suoi monti
Lasciandoci alle spalle il mare di Arenzano e percorrendo una strada che ha tutte le caratteristiche per essere definita di montagna (curve e carreggiata stretta) arriviamo all’aera picnic del Curlo dove avrà inizio quello che ho deciso chiamare l’Anello dei tre rifugi (la spiegazione per quel mezzo nel titolo la darò più avanti).
⌈ A CAUSA DELLE DISPOSIZIONI ANTI COVID – 19 I RIFUGI SONO MOMENTANEAMENTE NON AGIBILI ⌋
Se decidete di parcheggiare il vostro mezzo (auto, cavallo o dromedario) al Curlo nei giorni festivi è facile che non troviate posto, il suggerimento è quello di fermarvi duecento metri più in basso nei pressi del ristorante Agueta du Sciria dove il parcheggio è anche più agevole.
Potete anche prendere in considerazione di arrivare al Curlo partendo dalla stazione ferroviaria di Arenzano e percorrendo il sentiero FIE contraddistinto da un segnavia composto da due bolli rossi (in questo caso dovete mettere in conto almeno un’ora di più di cammino).
Sviluppo del percorso
La lunghezza del percorso è di circa 11 chilometri per un tempo stimato intorno alle cinque ore (questo dato è soggettivo).
Dal Curlo possiamo subito imboccare il sentiero a fianco di una cisterna che in breve si ricollegherà a monte alla strada sterrata sempre in salita.
Personalmente ho preferito percorrere da subito il tratto asfaltato che presto diventerà sterrata per dare modo alle gambe di abituarsi alla marcia.
Dopo circa un chilometro si arriverà a una sbarra con i pannelli in legno indicanti che stiamo entrando nel Parco Regionale Naturale del Beigua
Tralasciando la strada sulla sinistra che porta al Centro Ornitologico Case Vaccà (qui è presente una fonte utile per riempire le borracce) proseguiamo brevemente in salita fino a incontrare sulla destra il sentiero verso il riparo Scarpeggin (o Scappegin) seguendo il segnavia con due pallini rossi
Dopo aver lasciato alle spalle lo Scarpeggin continuiamo seguendo sia il segnavia con i due bolli rossi che quello con una A rossa in campo bianco: attenzione a non seguire quest’ultimo segnavia giunti a un bivio ma, mantenendoci sulla sinistra, proseguiamo per il sentiero in salita seguendo gli ometti e un V sempre rossa.

Dopodiché si arriva al Passo della Gavetta e da qui la segnaletica ci indicherà la ripida salita che porta al rifugio in cima alla Rocca dell’Erxo (metri 898) dove ci aspetta il minuscolo riparo Ai Belli Venti (massimo tre persone con zaini all’esterno).

Proseguiamo a monte del Belli Venti in direzione della Tardia di Ponente (metri 928).

Volendo evitare di salire in cima alla Tardia, per poi ridiscendere un tratto breve ma ripido, si può seguire la traccia di un sentiero in basso sulla nostra destra per evitare la salita al monte (così, però, perdiamo l’occasione per una vista panoramica).
Il sentiero prosegue in cresta fino a incrociare quello proveniente da Voltri che porta alla cima del monte Reixa (X) passando per il Passo della Gava dove saremo anche noi diretti.
Il Passo della Gava rappresenta un crocevia per altri sentieri: quello già citato verso il monte Reixa, Passo del Faiallo, Sambuco (per escursionisti esperti) e Arenzano.
Quindi, seguendo l’ampia sterrata, ritorneremo al nostro punto di partenza.
Lasciando il Passo della Gava, subito dopo un tornante, arriviamo al rifugio Ca’ de Gava (fonte)
Non ci resta che proseguire per la sterrata in discesa che ci riporterà all’area picnic del Curlo (alcune scorciatoie per sentiero permettono di abbreviare la percorrenza)
Quel mezzo che completa l’anello dei tre rifugi
Non ho avuto l’intenzione di usare il termine mezzo in senso dispregiativo nei confronti del riparo Bepillu, ma è solo una maniera simpatica (almeno per me lo è ) di indicare l’ennesima costruzione in formato mini nata per dare riparo ai contadini di un tempo e agli escursionisti di oggi
♥ Alla prossima! Ciao, ciao….♥♥