⌈ La donna deve rimanere la regina della casa, più si allontana dalla famiglia più questa si sgretola.
Con tutto il rispetto per la capacità intellettiva della donna, ho l’impressione che essa non sia indicata per la difficile arte del giudicare.
Questa richiede grande equilibrio e alle volte l’equilibrio difetta per ragioni anche fisiologiche.
Questa è la mia opinione, le donne devono restare a casa…
Antonio Romano deputato dell’Assemblea Costituente nel 1947 ⌋
Mestruazioni, tabù e pregiudizi
Quello che il deputato Antonio Romano intendeva affermare che nella donna vi era un impedimento nella difficile arte del giudicare, cioè un difetto per ragioni anche fisiologiche, non era altro che un sottinteso riferimento (che poi non era tanto sottinteso) al ciclo mestruale con tutti i pregiudizi (maschili) ad esso collegati.
L‘Assemblea Costituente – della quale la componente femminile rappresentava solo il 4 per cento, cioè 21 donne su 552 rappresentanti totali – dribblò sulla questione, e solo dopo che un emendamento favorevole all’ingresso delle donne nella magistratura, con l’articolo 51 della Costituzione che stabilisce
⌈ Tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge* ⌋
Con la modifica all’art. 51 del 30 maggio 2003 viene aggiunto il periodo alla fine
⌈A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra uomini e donne ⌋
*Secondo i requisiti stabiliti dalla legge: le donne dovranno aspettare ben sedici anni per vedere una legge che le consenta di accedere alla carriera di magistrato con la legge n. 66 del 9 febbraio 1963
⌈ Art. 1 : La donna può accedere a tutte le cariche professionali e impieghi pubblici, compresa la Magistratura, nei vari ruoli, carriere e categorie, senza limitazioni di mansioni e di svolgimento della carriera, salvi i requisiti stabiliti dalla legge.
L’arruolamento della donna nelle forze armate e nei corpi speciali è regolato da leggi particolari ⌋
Certo un bel passo avanti rispetto alle parole dell’onorevole Antonio Romano, ma i tabù sono duri a morire, specie se anche la scienza ci mette del suo per alimentare i pregiudizi: nei testi universitari di medicina, fino all’inizio degli anni’ 60 del secolo scorso, si insegnava che le mestruazioni servivano a far espellere sostanze tossiche accumulate nel corpo femminile ( la menotossina tra esse)
Da qui, arrivare ai pregiudizi e ai tabù il passo è breve per cui, un esempio fra tutti, se una donna con il mestruo toccava un fiore, questo subitaneamente appassiva (quindi le varie streghe dei film horror sono in perenne periodo mestruale?).
Se da una parte questi pregiudizi potrebbero anche far sorridere, ben diversa è la situazione di quelle donne costrette da pratiche culturali a subire l’ostracismo sociale: in Nepal solo dal 2017 è stata proibita la pratica del chhaupadi che infliggeva alle donne in periodo mestruale la segregazione in capanne isolate proprio per il fatto che il loro sangue era da considerare impuro e velenoso per qualsiasi cosa che la donna toccasse.
Da queste pregiudizi l’attrice e regista Marinella Manicardi ne ha tratto il lavoro teatrale Corpi impuri
Tampon tax
Una direttiva europea consenti ai Paesi dell’Unione di abbassare l’IVA sugli assorbenti fino al 5 per cento: l’Italia si è adeguata, ma solo per gli assorbenti definiti ecologici.
Prima di questa soluzione (parziale) della tassazione degli assorbenti intimi, essi venivano commercializzati con l’IVA al 20 per cento, prodotti come il tartufo hanno la tassazione pari al 5 per cento.
La paradossale incongruenza della Tampon tax è stata messa alla berlina da 3Matrioske:
Il libro
La giornalista e attivista femminista Élise Thiébaut ha affrontato quello che in fondo riguarda una discriminazione di genere con il libro Questo è il mio sangue
⌈ Perché ancora oggi le mestruazioni sono un argomento di cui ci si vergogna, che discrimina le donne? Perché per definirle usiamo perifrasi come ho le mie cose, sono indisposta, ho il ciclo?
Perché ci imbarazza così tanto il modo in cui funzionano i nostri corpi? E se fossero gli uomini ad averle?
Per quasi quarant’anni, ossia per circa 2400 giorni, le mestruazioni accompagnano la vita di ogni donna. Eppure rimangono un argomento circondato da silenzio e vergogna.
Perché abbiamo tanta paura di un processo naturale che ci permette di dare la vita? Come mai ci affrettiamo a nascondere nella borsa gli assorbenti quando capita di tirarli fuori per sbaglio? Perché bisbigliamo mestruazioni mentre siamo pronti a gridare insulti di ogni tipo?
Mescolando antropologia, storia, ecologia, medicina ed esperienza personale, Élise Thiébaut affronta un argomento delicato e insospettabilmente accattivante, riuscendo con la sua prosa vivace a dimostrare quanto sia complesso il principale protagonista della vita femminile. E quanto le superstizioni, le leggende, i non detti, abbiano influito per secoli sulla discriminazione delle donne.
Sorprendente, chiaro, scientificamente accurato, Questo è il mio sangue, oltre a essere un appassionante viaggio alla scoperta di un fenomeno naturale come mangiare, bere, dormire, fare l’amore, è anche un manifesto della rivoluzione mestruale in atto.
Perché parlare apertamente di mestruazioni significa, per ogni donna, accedere a una nuova consapevolezza di sé, del proprio corpo e della propria identità. ⌋
♥ Alla prossima! Ciao, ciao….♥♥