⌈ Per costruire la tale diga è stato sommerso un villaggio, ma gli uccelli migratori, che ancora se lo ricordano, all’arrivo della stagione si recano lì, e sorvolano il lago dove un tempo era il villaggio, in tondo in tondo, infinite volte…
Tratto da Norwegian Wood (Tokio Blues) di Haruki Murakami ⌋
A Fabbriche di Carregine non si odono rumori di catene e gelidi sospiri….

Si, è vero: i fantasmi non si manifestano in questo luogo, sennonché, gli scheletri delle case che puntualmente riemergono ad ogni svuotamento del bacino del Lago di Vagli, ne farebbero il set ideale per storie spettrali, un po’ come è accaduto per Curon nella serie televisiva omonima targata Netflix .
Quello che accomuna i due siti riguarda anche la storia italiana degli anni ’50, quando la necessità di costruire grandi dighe per la produzione di energia idroelettrica ad uso industriale richiese il sacrificio di interi paesi sommersi dalle acque del bacino.
Info – point e galleria fotografica
Nei piani di manutenzione dell’ENEL, proprietaria dell’impianto idroelettrico, ogni dieci anni anni il bacino doveva essere svuotato per manutenzione.
L’ultima operazione di svuotamento del bacino, e cioè quando il paese di Fabbriche di Carregine è ritornato visibile, è stato nel 1994.
Nel 2021, presumibilmente in primavera, si avrà il rinnovo di quello che in fondo rimane uno spettacolo per migliaia di visitatori.
Fabbriche_di_Careggine

Il libro in anteprima
Ho iniziato l’articolo citando una frase presa dal libro Norwegian Wood di Haruki Murakami, quindi mi sembra più che giusto pubblicare l’anteprima del romanzo.
⌈ Uno dei piú clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi è anche il libro piú intimo, introspettivo di Murakami, che qui si stacca dalle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso, per esplorare il mondo in ombra dei sentimenti e della solitudine.
Norwegian Wood è anche un grande romanzo sull’adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli altri per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi.
Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un’istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito.
Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere.
O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui. ⌋
ALTRI SCRITTI
⇒ Edward Hopper, malinconica solitudine
⇒ Il Corriere e la sua columnist: Maria Antonietta Torriani
⇒ Margaret Bourke – White: Maggie l’indistruttibile
♥ Alla prossima! Ciao, ciao…..♥♥