Dal Curlo l’anello dei rifugi (i sentieri della Liguria)

Curlo

L’escursionismo è fantastico,

è un viaggio nel  viaggio,

perché se tu  cammini al  tuo  ritmo,

senza essere costretto  a concentrarti sullo  sforzo,

puoi lasciarti  andare e pensare al mondo, alle cose della tua vita 

Patrick Bèrhault

(alpinista e guida alpina francese Thiers, 19 luglio 1957 – Monte Dom, 28 aprile 2004)

Come arrivare al  Curlo

Lasciandoci  alle spalle il mare di  Arenzano ci dirigeremo al  suo interno per raggiungere l’area picnic del  Curlo (visualizza su  Google Maps), precisamente percorreremo la strada che, posta nelle vicinanze del  Muvita Science Center, è del  tutto  simile a una strada di montagna per le sue curve e la carreggiata molto  stretta.

Se decidete di parcheggiare al  Curlo sappiate che nei  giorni  festivi è difficile trovare posto, il mio  suggerimento, quindi, è quello  di  fermarvi  duecento metri più in basso e parcheggiare nei  pressi  del  ristorante Agueta du Sciria.

Potete prendere anche in considerazione di  arrivare al Curlo partendo  dalla stazione ferroviaria di  Arenzano seguendo il segnavia FIE due bolli rossi  (in questo  caso l’itinerario  che vado a proporvi  si  allungherà di  almeno un’ora di  cammino in più)

L’itinerario

Dal  Curlo possiamo subito imboccare il piccolo  sentiero a fianco di una cisterna dell’acqua che in breve si  ricollegherà a monte alla strada sterrata del nostro percorso.

Curlo
Panorama su Arenzano

Per abitudine ho  preferito percorrere da subito il tratto  asfaltato (che presto  diventerà sterrato) per dare modo  alle gambe di  abituarsi al  ritmo della marcia, ma anche per non perdermi la vista panoramica su  Arenzano  e il suo mare.

Curlo

Dopo circa ottocento  metri  dalla partenza si  arriva a un cartello in legno che informa che stiamo  entrando nel  Parco Regionale Naturale del  Beigua.

Tralasciamo la strada a sinistra che conduce al Centro Ornitologico e di  educazione Ambientale (qui  è presente una fonte utile per riempire le nostra borracce) che ritroveremo  nella parte terminale dell’anello per seguire sulla nostra destra un sentiero  contraddistinto  dal  segnavia due bolli rossi che ben  presto abbandoneremo  per seguire sulla nostra destra l’indicazione verso il riparo  Scarpeggin (A rossa in campo  bianco)

NOTA: questa zona è interessata ogni anno  all’evento internazionale del  Biancone Day, appuntamento  fisso per tutti  gli  appassionati  di  birdwatching per assistere al passaggio dei  Bianconi, i rapaci  diurni che migrano lungo una rotta che interessa l’area sud orientale del Parco  del  Beigua e che è considerata come principale punto  di passaggio In Italia e del bacino  mediterraneo.

Arriviamo  al primo  dei rifugi  (o ripari se si preferisce) che è lo  Scarpeggin

Lo Scarpeggin (o Scappegin)

Curlo

La costruzione risale alla seconda metà dell’800 e utilizzata come riparo in caso di cattivo tempo durante la raccolta del fieno.

Dai documenti risalenti ai primi anni del ‘900 si evince che lo Scarpeggin era ridotto a rudere, bisogna aspettare gli anni’90 affinché la Comunità Montana Argentea presenti un progetto di recupero finanziato dalla Regione Liguria.

Nel 1993 i lavori terminano e, nel settembre dell’anno seguente, si avranno l’inaugurazione e apertura del nuovo riparo

Proseguiamo, dopo aver superato una fonte (non molto  visibile), a circa due chilometri  dall’inizio, arriviamo  a un bivio dove prendere il sentiero in salita alla nostra sinistra.

Curlo
La ripida salita verso la cima di Rocca dell’Erxo (898 m.)

Più avanti incroceremo  di  nuovo il sentiero, il quale partendo  da Arenzano porta al Passo  della Gava, quindi, proseguendo  su  quest’ultimo, arriviamo alla base della ripida salita che conduce alla cima di Rocca dell’ Erxo dove si  trova il minuscolo  riparo  dei  Belli  Venti. 

I Belli Venti
Curlo
E’ davvero piccolo…(foto  di repertorio: ora non essendoci più le restrizioni causa Covid il riparo è agibile)

Il minuscolo riparo dei Belli Venti è stato costruito negli anni che vanno dal 1981 al 1983 da due soci del CAI di Arenzano in collaborazione con il Gruppo Scout sempre di Arenzano.

Il nome Belli Venti è dovuto alla forza del vento che in determinate giornate spira forte

Curlo
Verso la Tardia

Si prosegue a monte dei  Belli  Venti in direzione della Tardia di Ponente (928 m.), volendo evitare di  salire in cima alla Tardia per poi  ridiscendere, si può seguire la traccia di un sentiero  sulla nostra destra che, proseguendo in cresta, andrà a incrociarsi con quello proveniente da Voltri  e diretto  verso il monte Reixa passando per il Passo  della Gava (segnavia X rossa).

Il Passo  della Gava è il crocevia per altri  sentieri: quello  già citato  verso il monte Reixa, verso il Passo  del Faiallo, il paese di Sambuco (escursionisti esperti) e infine verso il Curlo.

Lasciato il Passo  della Gava alle nostre spalle si  arriva alla Ca’ de Gava dove è presente una fonte.

Ca' de Gava

La realizzazione della Ca’ de Gava  risale al primo decennio del ‘900, quando la famiglia Vallarino la costruì come riparo (tutt’ora, pur essendo aperta per i visitatori, rimane di proprietà privata).

E’ un punto tappa della manifestazione Mare e Monti che si svolge ogni anno partendo da Arenzano.

Proseguiamo  sull’ampia strada sterrata in direzione dell’area picnic del  Curlo, ben presto incontreremo un altro piccolo  riparo  e cioè quello  del Bepillu 

Bepillu

Curlo

Bepillu è il soprannome dato alla famiglia Damonte che nel 1850 costruì il riparo.

Dopo essere stato  abbandonato per lungo  tempo il riparo è stato ristrutturato in maniera esemplare incastonandosi perfettamente  tra gli alberi dei Pini Neri d’Austria utilizzati per il rimboschimento eseguito tra gli anni 1960 – 1970

Volendo  abbreviare il percorso  di  rientro alcune scorciatoie possono essere utili  al  caso, inoltre possiamo anche vedere le opere di  riqualificazione ambientale a seguito di un intervento dopo  una recente frana.

Prima di  concludere il nostro itinerario possiamo  fare una piccola deviazione verso il rifugio Case Vaccà sede del Centro Ornitologico  e di  educazione Ambientale.

Rifugio Case Vaccà

Curlo

Il Rifugio Case Vaccà è dotato di 11 posti letto suddivisi in tre camere.

Il Rifugio è gestito dall’Ente Parco del Beigua.

Per il pernottamento è necessaria la prenotazione on-line sul sito www.parcobeigua.it con il sistema automatizzato BivyPass in funzione 24 ore su 24

NOTASe desiderate ricevere l’articolo in formato pdf con l’itinerario  completo, oppure aggiungere un vostro  commento, vi prego di  utilizzare il modulo  a fine articolo.

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Alla prossima! Ciao, ciao…..

 

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