
©caterinAndemme
Il genio della pittura l’aveva vista così

E’ difficile scorgere dietro a questo ritratto, realizzato da Pablo Picasso nel 1937, il volto di una delle donne più interessanti (e belle) dl secolo scorso: Elisabeth Miller Penrose, più conosciuta con il nome di Lee Miller.
L’incontro tra i due avvenne nel sud della Francia quando lei venne presentata a Pablo Picasso dall’amico comune Man Ray.
Man Ray oltre che far appassionare Lee Miller alla fotografia, ne divenne anche amante.
Quando la loro relazione terminò, Man Ray esorcizzò il dolore
dell’abbandono con l’opera Assemblage: metronomo e photo accompagnandola con il suggerimento di attaccare al metronomo la foto di un occhio di una persona amata nel passato, per poi distruggere il tutto con un colpo ben assestato di martello.
Come dire che non aveva preso molto bene la fine dell’amore con la bella Lee (Miller)
Una brevissima biografia
Lee Miller nacque il 23 aprile 1907 a Poughkeepsie (stato di New York), suo padre Theodore Miller era ingegnere con la passione per la fotografia.
A soli sette anni Lee Miller fu vittima di una violenza sessuale che le procurò la gonorrea: non fu mai accertata l’identità del violentatore, alcuni sospetti (infondati) ricaddero sullo stesso padre che, un anno dopo dalla violenza e finché Lee ebbe vent’anni, incominciò a fotografare la figlia nuda andando così ad alimentare i sospetti per un atteggiamento definito morboso.
La svolta nella vita di Lee Miller fu paradossalmente la conseguenza di un incidente mancato: nel 1927, mentre attraversando una strada di New York stava finendo investita da un auto, un uomo provvidenzialmente la spinse di lato.
L’uomo era Condé Montrose Nast, l’editore delle rivista Vogue.
L’editore, affascinato dalla bellezza e dal portamento di Lee Miller, la volle scritturare come modella per la copertina illustrata di Vogue del mese di marzo del 1927.
Nei due anni successivi fu molto richiesta dai fotografi di moda fino a quando una foto di Edward Steichen, per una campagna pubblicitaria di assorbenti femminili, diede scandalo al punto di stroncare la carriera di Lee Miller come modella (la storia di questo scandalo)
Nel 1937, dopo il matrimonio con un imprenditore di origine egiziana, andrà a Parigi dove incontrerà Roland Penrose , storico e poeta britannico, che sposerà, dopo il divorzio con il primo marito, solo alla fine della guerra.
E’ con la guerra che lei decide di…
E’ con la guerra che lei decide di non potersi più limitare ad essere solo una fotografa di moda: lavorando sempre per Vogue, si aggrega all’esercito statunitense seguendolo nel suo avanzare dalla Normandia fino a Parigi.
Le sue foto documentarono l’orrore del nazismo una volta varcati i cancelli di Dachau: quest’orrore, unito forse al ricordo della violenza subito di quando era piccola, la segnarono una volta ritornata alla vita civile: divenne schiava dell’alcool e della depressione.
Morì di tumore all’età di settant’anni a Chiddingly nell’East Sussex in Inghilterra.
Solo dopo la sua morte suo figlio Antony scoprì per caso nel solaio della loro caso nel Sussex, un vero e proprio tesoro nascosto dalla madre: migliaia e migliaia di foto e negativi scattati da Lee Miller.
Questo aiutò Antony Penrose a riprendere quel rapporto difficile che ebbe con la madre in vita, e tramandarne il suo ricordo facendo conoscere al grosso pubblico l’arte di Lee Miller.
Nella vasca che fu di Hitler
In questa foto, scattata dall’amico e collega David Scherman, si può vedere bene la stanchezza sul volto di Lee Miller,ma vi sono due elementi che ne danno il contesto: gli scarponi militari della fotografa e, nell’angolo a sinistra della foto, la foto di Adolf Hitler perché lei si trovava per l’appunto nell’appartamento del dittatore nazista a Monaco.
Il 30 aprile del 1945, nel rifugio – bunker di Berlino, Hitler ed Eva Braun si suicidarono.
Sarebbe auspicabile che oggi si rilegga la storia di quello che fu il fascismo ed il nazismo per difendere quello che dal sacrificio di molti ci è stato donato: la libertà e la democrazia.
Alla prossima! Ciao, ciao…