⌈ La cronobiologia, dal greco χρόνος chrónos (tempo) e da biologia (studio della vita), è una branca della biologia che studia i fenomeni periodici (ciclici) negli organismi viventi e il loro adattamento ai relativi ritmi solare e lunare.
Questi cicli sono noti come ritmi biologici.
Definizione tratta da Wikipedia⌋
Siete allodole o gufi?
Premesso che tutti gli studi scientifici portano alla conclusione che dormire otto ore è salutare sia per l’organismo che la mente, voi vi considerate fra le persone che adorano essere mattiniere (le cosiddette allodole) oppure quelle per cui le ore della notte vanno vissute piuttosto che dormire (allora appartenente alla categoria dei gufi o dei vampiri, fate un po’ voi).
Se non siete sicure di dove collocarvi fra allodole e gufe niente paura: esiste il MEQ (morningness – eveningness questionnaire) e cioè un questionario scientificamente validato per poterlo scoprire (potete scaricarlo da questa pagina)
MEQ-SA-IT
Per quanto riguarda il comportamento morale, e sempre secondo gli scienziati, sembra che le allodole abbiano la predisposizione a mentire e tradire di più verso sera mentre, al contrario, gufi e gufe preferiscono l’inizio di giornata per farlo.
In ogni caso gufi e allodole sono solo gli estremi di un’identità circadiana che può variare per diversi fattori tra i quali l’età, esigenze lavorative (sveglia all’alba o turni di notte) e quella di portare a spasso il cane, perché al quadrupede se scappa la pipì non gli interessa se siete gufe o allodole o una via di mezzo.
Il nostro orologio biologico
In questa simpatica immagine la zona in rosso indica la posizione dell’ipotalamo, struttura del sistema centrale nervoso molto importante per quello che viene considerato il nostro orologio biologico interno.
Nell’ipotalamo è presente il nucleo soprachiasmatico composto da 20.000 geni i quali esprimono la relazione tra quantità di luce e funzioni fisiologiche del nostro organismo: quindi, il nucleo soprachiasmatico, adattando la sua attività alle variazioni di luminosità, interagisce con le altre aree del cervello come se fosse una centralina di comando.
Per quanto riguarda l’esposizione quotidiana alla luce solare, oltre che incrementare la produzione di vitamina D, ha un altra funzione fisiologica fondamentale e cioè il rilascio di dopamina, importante neurotrasmettitore coinvolto in molteplici attività tra le quali la regolazione del sonno, i meccanismi del piacere e quelli del movimento e le facoltà cognitive e di attenzione.
Eppure, nonostante la scienza abbia pensato per anni che le variazioni fisiologiche del nostro organismo dipendessero unicamente dall’alternarsi del ciclo giorno – notte, già nel 1729 lo scienziato francese Jean Jacques Dortous de Mairan, osservando l’aprirsi e il chiudersi delle foglie della mimosa pudica nelle 24 ore anche in condizione di buio assoluto, intuì l’esistenza di un ciclo vitale endogeno presente in ogni specie, essere umano compreso.
Infatti, studi condotti negli anni ’80 del secolo scorso su soggetti volontari in isolamento in una grotta, dimostrarono l’esistenza di questo ritmo endogeno del nostro organismo funzionante senza sincronizzarsi con il ciclo giorno – buio e per di più con una durata all’incirca di 25 ore..
Attenzione, però: questo orologio interno è molto sensibile, per cui una sua desincronizzazione può dipendere anche dalle nostre attività.
Ad esempio l’esposizione alla luce nel corso della notte (specie quella emessa dagli schermi dei nostri device) altera la biosintesi della melatonina, ormone fondamentale nel funzionamento dei ritmi circadiani.
La nascita della moderna cronobiologia risale a una ventina di anni prima, nel 1960, presso il Cold Spring Harbor Laboratory di New York più di centocinquanta studiosi si riunirono per definire le basi scientifiche legate ai ritmi biologici.
Nel 2017 il Karolinska Institut ha assegnato il premio Nobel per la medicina a Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young per le loro scoperte sui meccanismi molecolari che controllano il ritmo circadiano.
La cronobiologia nella Medicina Tradizionale Cinese
In questo mio articolo sulla cronobiologia (articolo a solo scopo informativo e non esaustivo dell’argomento) non potevo tralasciare quello che la Medicina Tradizionale Cinese dice sulla cronobiologia e cioè il riferimento al flusso di energia (Qi) all’interno dei 12 canali principali (i Meridiani) presenti nel corpo umano durante l’arco della giornata.
Nella MTC ogni meridiano è collegato a due ore della giornata, per cui avremo 12 meridiani in un ciclo bi orario legato a organi e visceri.
Il flusso di energia non è costante nella giornata, ma ha un suo minimo e massimo per ogni organo o viscere (vedi l’immagine seguente)
Il libro in anteprima
⌈ Vivere in sintonia con il proprio orologio biologico
È certamente esperienza comune che esistono momenti della giornata in cui ognuno di noi si sente più o meno in forma nelle proprie attività quotidiane: concentrazione, attenzione, studio, memoria, lavoro, attività fisica, sportiva, sonno e così via.
Qualcuno di noi preferisce le ore del mattino, dove è già fresco e pimpante, mentre la sera crolla presto; qualcun altro invece ama la notte e non andrebbe mai a letto, ma il risveglio mattutino è un vero dramma… Ma quanti sanno che tutto questo ha solidissime basi scientifiche, che l’attività ritmica di ogni cellula di ogni organismo vivente è scritta nel DNA dei nostri geni, e che la rotazione della Terra sul suo asse, con la conseguente alternanza di luce e buio, rappresenta il regolatore del nostro cervello?
È come se avessimo un vero e proprio orologio, e anche di gran marca e super preciso, che scandisce ogni momento della nostra vita. Solo che questo orologio non lo portiamo al polso, ma si trova nel nostro cervello.
Un affascinante viaggio nel mondo dei ritmi biologici e della cronobiologia accompagnati per mano da Roberto Manfredini, professore ordinario di Medicina Interna presso l’Università degli Studi di Ferrara e uno dei massimi esperti italiani di cronobiologia⌋
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♥ Alla prossima! Ciao, ciao….♥♥