
⌈ Il convento di S. Francesco di Cairo trovasi essere stato fondato, per fama e notizia cavate dalli Archivii ducali ed ancora dei Conti, dal P.S. Francesco: come riferisce e scrive il nostro P.Paolo Brizio Vescovo d’Albenga che passando per la Liguria il nostro serafico Padre e per li appennini colli di Savona, che apre la strada al luogo di Cairo, quei abitanti concessero un luogo atto per fabbricare il Convento al detto S.Padre l’anno 1214…
Archivio Provincia di Genova dei Frati Minori, manoscritto⌋
Il convento di san Francesco di Cairo: storia (e leggenda) in poche righe

Qua e là, girovagando per la Liguria ( ma lo stesso potrei dire per qualunque altro luogo d’Italia e della nostra Europa), si arriva a conoscere storie legate a luoghi che, pur essendo di facile accesso, sono semi – sconosciuti ai più.
Così è per il facile itinerario escursionistico che, partendo da Rocchetta Cairo in provincia di Savona, conduce fino ai ruderi di quello che fu un convento francescano e oggi, nella sua parte ristrutturata, un centro gestito dall’Agesci Liguria.
Prima di descrivere l’intero tragitto voglio riportare ciò che la storia e la tradizione dice a proposito:
⌈ La struttura originaria, risalente al XIII secolo, è posta nella località Ville di Cairo Montenotte lungo la Magistra Langarum antica strada che collegava Cairo fino a Torino.
Delle rovine oggi visibili sono rimasti parte della chiesa dedicata a Santa Maria degli Angeli (che presenta rifacimenti risalenti dal XIII secolo a quello del XVII) mentre il convento (oggi centro scout) presenta il quattrocentesco chiostro su cui si affacciano le celle originarie dei frati: il complesso venne ampliato tra il XVII secolo e il XVIII con l’aggiunta di altre celle di dimensioni più ampie.
Nel XX secolo fu aggiunto un corpo di fabbrica ad uso stalla.
Il convento, durante la guerra napoleonica, venne adibita a quartier generale e via via nel tempo abbandonato fino agli lavori di restauro risalenti al 2014.
Riguardo al passaggio di san Francesco nelle terre cairesi, e alla leggenda della miracolosa guarigione della giovane figlia sordomuta del marchese Ottone Del Carretto, i documenti storici sono alquanto frammentari, alcuni studiosi avanzano l’ipotesi che il convento sia sorto su una struttura già esistente antecedente al 1214. ⌋
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L’itinerario

L’itinerario escursionistico che vi propongo parte da Rocchetta Cairo e precisamente dal Ponte degli Alemanni (poco al di fuori dal centro abitato) sulla Bormida.
Lungo il percorso non vi sono fonti, il tragitto può essere completato in circa quattro o cinque ore (escludendo la variante panoramica, riportata nel punto C nell’immagine , che in verità non è molto interessante).
Arrivati all’imbocco del Ponte degli Alemanni, dove possiamo parcheggiare di fronte a un campo recintato per l’addestramento dei cani, lo percorriamo tralasciando il sentiero posto di fronte a noi, per prendere quello alla nostra sinistra con l’indicazione “via diretta” per il convento.
Lungo tutto il percorso seguiremo, quindi, il simpatico segnavia che potete vedere nella foto seguente.
Da subito il sentiero si inerpica lungo una salita (non per nulla è una via diretta) ma in meno di un’ora di cammino giungeremo allo sbocco su di una sterrata trovando alla nostra destra la chiesa di san Giovanni del Monte posta su un’altura.

Proseguiamo mantenendoci sulla destra (comunque i segnavia ci indicheranno la direzione giusta) fino ad arrivare a un gruppo di case che oltrepasseremo.
Più avanti incontreremo una sbarra da passare senza problemi anche se un cartello ci dice che stiamo entrando in una proprietà privata.
Il sentiero (più che altro un’ampia sterrata) come ho già detto è di facile percorrenza e, in alcuni punti, una sosta è doverosa per ammirare o fotografare l’interessante panorama come, ad esempio, i calanchi che caratterizzano la Val Bormida.
Arriveremo, quindi, in un punto dove un pannello di legno riporta le particolarità del territorio.
Il mio consiglio è quello di prendere subito il sentiero che scende (punto B) tralasciando quello indicato come panoramico (punto C) che non presenta nessun interesse e, soprattutto, non sono presenti i segnavia che abbiamo seguito precedentemente.
A breve arriveremo a un area picnic poco distante dal convento.

Per il ritorno ripercorriamo il sentiero dell’andata.
⌈ So che potrebbe sembrare inopportuno pubblicare un articolo su di un percorso escursionistico in questo periodo di quarantena per l’emergenza Cod-19.
Ma è il mio particolare augurio rivolto a tutti voi è che tutto ritornerà pressoché alla vita di sempre.⌉
♥ Alla prossima! Ciao, ciao….♥♥