Ciclopedonali liguri per la camminata nordica

Prima d’incamminarci….

Dovrei iniziare con l’elenco  di  tutti i benefici  che il Nordic Walking comporta a chi lo pratica (e non sono pochi), ma avendo già in passato scritto sull’argomento non ho nessuna intenzione di ripetermi.

Piuttosto, vorrei soffermare  che in Liguria il Nordic Walking, nonostante il proliferare di scuole e corsi, non ha ancora  la sua giusta dimensione per cui, durante le mie sessioni di  allenamento, raramente incontro persone dedite alla mia stessa passione.

Inoltre, tra di  esse, sono poche le persone che hanno almeno un’infarinatura tecnica affinché il Nordic Walking non diventi una semplice passeggiata con i  bastoncini.

Nel box seguente troverete una guida offerta dal Parco  del  Beigua riguardante gli  aspetti  tecnici  del  Nordic Walking e il suggerimento per alcuni itinerari (anche se, ad essere puntigliosi,  per alcuni  di  essi il confine tra la Camminata nordica e l’escursionismo è molto labile)

Se desiderate scaricare il pdf della guida lo potete fare  liberamente da questa pagina.

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Da Levanto a Bonassola: una breve camminata nordica

Il primo  consiglio è quello  di  raggiungere Levanto con il treno perché trovare qui un parcheggio, specie nel periodo  estivo,  equivale a partecipare a una vera e propria caccia al  tesoro.

Ciclopedonali

Dopodiché, se pur breve, la nostra camminata nordica  si  snoderà in un percorso naturale dove il mare e la macchia mediterranea sono  le protagoniste che si  rivelano nel passaggio  tra una galleria e l’altra.

Ciclopedonali
Una delle gallerie della ciclopedonale dove lo spazio esiguo viene equamente diviso tra pedoni e ciclisti

La prima galleria che incontriamo,  lasciandoci  alle spalle l’allegra baraonda vacanziera di Levanto, è lunga 87 metri al cui  termine si può avere un’ampia vista sulla spiaggia libera di  Vallesanta e come per il supplizio  di  Tantalo, il mare è lì a due passi  ma non possiamo accedere alla spiaggia in quanto  non c’è nessun collegamento con la ciclopedonale.

Per avere uno sbocco  al mare bisogna attraversare la seconda galleria più breve della precedente dove un piccolo  sentiero  che , partendo da un’area attrezzata con panchine, conduce alla spiaggia e da essa, percorrendo una scaletta, si  arriva a una seconda spiaggia questa volta riservata ai  cani (ovviamente accompagnati  dai  legittimi  proprietari), l’unica di  Levanto adibita a tale scopo.

Ancora una galleria, questa volta lunga all’incirca 600 metri, e si  arriva al  tratto  di  costa chiamato  La Francesca, dove le immancabili  palme contraddistinguono la riviera ligure.

Ciclopedonali
Un tratto di costa in direzione di Bonassola

Dopo l’ultima galleria ci troviamo  a Bonassola: qui si può continuare in direzione di  Framura, ultimo  tratto della ciclopedonale inaugurato nel 2011, mentre quello originale che  abbiamo appena percorso  vede la sua nascita nel 14 marzo 2010.

Da Varazze ai Piani  di Celle (e ritorno)

Ciclopedonali

La chiamano  ciclovia, ma per me sarebbe più giusto il termine di  ciclopedonale perché è uno spazio  comune da condividere tra ciclisti e praticanti  di  altre sport, ma anche di  chi  vuole semplicemente passeggiare.

A parte questa mia piccola polemica, indirizzata più che altro a quei ciclisti che vedono nei pedoni  solo ostacoli  per la propria performance,  l’itinerario che sto  andando a descrivervi inizia dalla ciclopedonale (ciclopedonale!!) di  Varazze a cavallo del  confine tra i  comuni  di  Cogoleto e Varazze.

Si può parcheggiare a ridosso  del percorso in un ampio  spazio a pagamento  solo  nel periodo  estivo altrimenti, scegliendo il treno  per i  nostri  spostamenti, dalla stazione di  Cogoleto si  deve percorrere il lungomare di ponente della cittadina allungando il percorso  di  circa un chilometro.

Ciclopedonali
Il fico d’india è comune nella vegetazione di questo tratto costiero

 I primi quattro  chilometri  del percorso (che ripercorreremo al  termine dell’anello) sono quelli del Parco Costiero  dei  Piani  d’Invrea – Passeggiata Europa ideato sull’ex sede ferroviaria di  fine ‘800. Qui, oltre a essere rapiti  dal panorama costiero  e marino, possiamo fare un tuffo nel passato studiando la geomorfologia del  territorio modellato  con il trascorrere dei  millenni……niente paura: non ho intenzione di  rubare il lavoro  agli  scienziati per cui vi  rimando alla descrizione del  mondo  sotto- sopra offerta dalla guida del  Parco  del  Beigua (la stessa può essere  liberamente scaricare da questa pagina).

Beigua.Lungomare.Europa

 

Ciclopedonali
La ciclopedonale di  Varazze
Ciclopedonali
Una delle opere d’arte che arricchiscono il lungomare di Varazze. Questa è dedicata al grande ciclista Fausto Coppi

Lasciata la tranquillità della ciclopedonale continuiamo il nostro itinerario percorrendo tutto il lungomare di  Varazze fino a raggiungere il porto  turistico e i  cantieri  navali.

Se siamo  appassionati  di  nautica per cui  le imbarcazioni  ormeggiate stimolano il nostro interesse, possiamo attraversare tutto il porticciolo  sbucando sull’Aurelia dopo  i giardini pensili posti nelle vicinanze di un grosso  parcheggio.

Altrimenti, volendo  evitare troppi  gradini fastidiosi  per mantenere il nostro ritmo  di  camminata, sempre dal parcheggio  ci  dirigiamo  subito verso la statale all’altezza del  cimitero  varazzino.

Ciclopedonali
L’inevitabile piccola scalinata per raggiungere il lungomare Pertini

Continuiamo paralleli  all’Aurelia fino a giungere a una breve scalinata che ci condurrà al tratto  di lungomare che l’amministrazione di  Celle Ligure ha voluto dedicare al presidente Sandro  Pertini: nell’aprile del 2009 si è avuta l’inaugurazione di questo  tratto  litoraneo, una volta sede ferroviaria, con un progetto  di valorizzazione ambientale attraverso  la messa a dimora di piante autoctone con la consulenza dell’Università di Genova e della Comunità Montana Ingauna.

Il progetto, del costo  di 1,2 milioni  di  euro, è stato possibile attraverso  l’utilizzo  dei fondi dovuti  al  risarcimento in seguito  all’affondamento  della petroliera Haven (1991)

Al  termine dei  cinquecento  metri  del lungomare Pertini  ci  aspetta l’incontro  con la poesia in quanto  una parte della parete prima dell’ingresso in galleria è dedicata alle poesie impresse sulle ceramiche, opere premiate nel concorso nazionale Giovani  senza confini che si  rinnova ogni  anno il primo  sabato  di  settembre con l’aggiunta di una nuova ceramica vincitrice.

Il nostro  viaggio  nell’arte non termine qui: infatti, attraversando il tunnel che conduce ai Piani di Celle, possiamo immergerci  nel percorso artistico – didattico Artisti  per la matematica,  inaugurato il 17 settembre 2011 su proposta dell’Associazione culturale scientifica CelleLab.

L’esposizione permanente comprende 32 opere in ceramica  realizzate dagli artisti  coinvolti  nel progetto.

Ogni opera è corredata da una scheda tecnica con le caratteristiche di  realizzazione e informazioni  in merito  al  soggetto  matematico  raffigurato.

Al  termine della galleria artistica non resta che attraversare l’Aurelia riprendendo il nostro  percorso all’incontrario per chiudere l’anello.

Nordic Walking tra eremi e storia

La Bessa, una riserva naturale molto  speciale

Alla prossima! Ciao, ciao…..♥♥

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