⌈ La memoria è la tormentatrice dei gelosi
Victor Hugo ⌋
Una memoria formata da miliardi di pagine
Mi piacerebbe che un giorno lontano nel futuro, molto lontano, diciamo nel 3020 o giù di lì, quando ormai la sottoscritta è ritornata ad essere quella che era prima di nascere, qualcuno scovasse nella memoria virtuale di una futuristica internet (se si chiamerà ancora così) una pagina de IL blog di Caterina
Non nascondo il fatto che dietro questo desiderio ci sia un pizzico di narcisismo da parte mia e che passare alla storia, se non si è testimoni diretti, lascia in se una magra soddisfazione: comunque c’è chi lo ha fatto per me (ovviamente non solo per me) a testimonianza di come ogni cosa che affidiamo alla rete, e che in seguito abbiamo pensato di aver cancellato, rimanga per sempre.
Quello che in effetti diventa un archivio web per i posteri non è cosa recente: la Library of Congress statunitense è da tempo attiva per far si che almeno una parte dell’immensa memoria digitale non vada perduta arrivando a raccogliere 2.130 petabyte di dati (l’equivalente della quantità di dati che circolano nell’intera rete in un solo giorno).
La Library of Congress è dunque una fonte inesauribile per chi è interessato a una ricerca di elementi sia testuali che fotografici su di un determinato argomento: io stessa ho utilizzato questa fonte a corredo dell’articolo ⇒ Dorothea Lange che fotografò la Grande depressione ⇐.
Il progetto Wayback Machine

Non è solo la Library of Congress a pensare di creare un archivio del web: un progetto partito nel 1996 a cura di Internet Archive ( società no- profit con sede a San Francisco) chiamato Wayback Machine ha catalogato fino ad oggi ben 411 miliardi di pagine internet creando un archivio a disposizione di tutti.
Molto probabilmente questo progetto è meno conosciuto di quello della Library of Congress, ma certo non meno importante anche per il fatto, oltre che per interesse di studio, che possiamo noi stessi contribuire a incrementare l’enorme archivio.
Come, lo farò vedere in seguito.
Wayback Machine cataloga le pagine dei siti, qualunque sito, anche i blog: per curiosità ho fatto una ricerca su IL blog di Caterina ottenendo l’immagine di una vecchia version del mio blog, questo vuol dire due cose: la prima che qualunque cosa che nettiamo in condivisione in rete rimane anche se pensiamo di averne cancellato le tracce; la seconda è che, guardando il vecchio tema del blog, sono molto contenta di aver fatto, qualche anno, un’ opera di restyling.

Come ho già scritto in precedenza, noi stessi possiamo contribuire a salvare singole pagine web sia direttamente dal sito di Internet Archive oppure scaricando un’estensione per Chrome (funziona anche su Vivaldi, non so se è lo stesso per gli altri browser), ancora una volta ho salvato la mia pagina con il risultato che potete vedere nell’immagine seguente:

♥ Alla prossima! Ciao, ciao…♥♥