Il bolero è una danza popolare spagnola la cui creazione è stato attribuito al ballerino Sebastian Carezo nella seconda metà del Settecento, basandosi su basi musicali del folklore preesistenti
Il bolero più famoso è quello di Maurice Ravel
Sfido chiunque a dire il contrario e non rimanere ipnotizzati al suo ascolto da quel inizio lento che si fa sempre più incalzante nello svolgersi dell’opera.

Maurice Ravel (Ciboure, 7 marzo 1875 – Parigi, 28 dicembre 1937) compose il suo bolero nel 1928, dietro la richiesta della danzatrice Ida Rubinstein (Kharkiv, 5 ottobre 1885 – Vence, 20settembre 1960) che aveva pensato a quel tipo di danza da presentare con la sua compagnia presso l’Opéra di Parigi nell’autunno di quello stesso anno.
Il 22 novembre 1928, il Bolero di Ravel venne presentato all’Opéra con la coreografia ideata da Bronislava Nijinska
Il tema coreografico è intrinsecamente sensuale: al centro della scena, su di un tavolo, una ballerina gitana danza mentre intorno a lei un gruppo di uomini, lasciandosi trasportare dalle note del Bolero, ebbri della sua bellezza le si avvicinavano sempre di più sempre di più fino a raggiungere l’apice nel parossistico finale dell’opera.
L’aneddoto con Arturo Toscanini
Si racconta che il 4 maggio 1930, sempre all’Opéra di Parigi, Arturo Toscanini chiamato a dirigere il Bolero durante l’esecuzione ne cambia il ritmo rendendolo più veloce.
Questa modifica alla sua opera offese profondamente Maurice Ravel, tanto che, al termine della rappresentazione, non volle salire sul proscenio per condividere gli applausi del pubblico con il maestro Toscanini.
Quattro mesi dopo lo stesso Maurice Ravel inviò una lettere di riconciliazione a Toscanini addossando il fatto a delle malelingue che avevano equivocato e ingigantito la portata dell’accaduto
Una fortuna che allora non esisteva ancora e Twitter e Facebook dove le malelingue si sarebbero sprecate in giudizi poveri di contenuto.
♥ Alla prossima! Ciao, ciao…♥
Per terminare in bellezza vi offro il video di una particolare versione del Bolero di Ravel per la coreografia del francese Roland Petit (Villemomble 13 gennaio 1924 – Ginevra 10 luglio 2011) con l’interpretazione della ballerina spagnola Lucia Lacarra e dell’italiano Massimo Murra.
Buona visione