⌈ Si ritiene che il Beigua fosse un monte sacro per gli antichi Liguri al pari del quasi omonimo monte Bego nelle Alpi Marittime.
I due nomi deriverebbero infatti da Baigus, un’antica divinità adorata dalle popolazioni alpine.
Tratto da Wikipedia ⌋
Da Piampaludo al Monte Beigua
Ho recentemente scritto dell’area archeologica posta nelle vicinanze di Piampaludo nell’articolo Piampaludo e la Pietra scritta: l’anello escursionistico, oggi vi propongo un altro anello che, sempre partendo da Piampaludo, vi porterà sulla cima del monte Beigua, dirigendosi poi verso la località di Pra’ Riondo e infine ritornando a Piampaludo passando attraverso l’area archeologica.
Lo sviluppo del percorso è pari a circa 14 chilometri e 500 metri, mentre il tempo di percorrenza è di 5 h e 30′ (ovviamente quest’ultimo dato è soggettivo).
Nell’immagine seguente è riportato l’intero tracciato e lo sviluppo altimetrico
Con quest’altra immagine ho voluto invece particolareggiare lo sviluppo dell’anello vero e proprio con le indicazioni dei segnavia da seguire:
Sviluppo della prima parte del percorso
Arrivati a Piampaludo parcheggeremo l’auto nei pressi della chiesa di san Donato (sempre se riusciamo a trovare un posto), quindi, mettendoci con le spalle alla chiesa, prenderemo la stradina in salita sulla nostra destra (segnavia una X gialla).
Troveremo, a ostacolare il cammino, alcuni tratti invasi da sterpaglia e rami abbattuti: una leggera deviazione sarà utile per superare questi intoppi.
A breve si arriverà a quello che è il primo punto di interesse segnato da un pannello che illustra il fenomeno dei Blockstreams.
Dopodiché, avvicinandosi alla prima metà del nostro anello e cioè la sommità del monte Beigua, incontreremo un altro punto d’interesse costituito dalla Torbiera del Laione che si presenterà in primavera ed estate come un vasto prato, mentre nel periodo invernale il tutto si trasforma in un lago , habitat ideale per molte specie animali.
A terminare questa prima parte è l’arrivo sul monte Beigua che, tra una selva di antenne e ripetitori, conserva lo spazio per un’ampia area picnic dove gustare il nostro pranzo a sacco, se non vogliamo usufruire della tavola del vicino rifugio – albergo.
Dal monte Beigua a Pra’ Riondo
Dopo esserci rifocillati non resta che dirigersi verso Pra’ Riondo seguendo la strada asfaltata per un primo tratto, poi, seguendo i segnavia bianco – rossi dell’Alta Via dei Monti Liguri , taglieremo alcuni tornanti per sentiero, fino a giungere al posto tappa di Pra’ Riondo, dove lasciando alla nostra destra l’Alta Via che proseguirà verso la Casa della Miniera e il monte Rama, proseguiremo sulla strada in direzione di Piampaludo

Da Pra’ Riondo a Piampaludo
Ci aspetta un cammino su asfalto per un bel tratto ma, la scarsità del traffico veicolare e il fatto di essere sempre immersi in un ambiente naturale, non fa pesare più di tanto la mancanza di un sentiero sotto i nostri scarponcini.
Comunque, camminando camminando, arriviamo in vista del tabellone che indica l’inizio del percorso archeologico (vi ricordo che ho già scritto su di esso e che potete leggere l’articolo in questione seguendo il link all’inizio): adesso il segnavia da seguire è composto da tre punti gialli: alla fine del percorso archeologico e in prossimità di Piampaludo, ritroveremo la nostra X gialla che ci porterà alla conclusione di questo itinerario.
Peccato per quel pneumatico abbandonato all’inizio del percorso archeologico: ma non siamo in un Geo Park?
♥ Alla prossima! Ciao, ciao ♥♥